Nanopress ha avuto la possibilità di intervistare Lorenzo Cilembrini, il musicista Il Cile, che dopo il successo di “Siamo morti a vent’anni” e la collaborazione nella colonna sonora di Braccialetti Rossi, fortunata fiction Rai Uno, torna con “In Cile Veritas”, definito “un brindisi alla vita, a volte per sorridere altre per dimenticare“. In quest’intervista Il Cile ci parla del tour, del nuovo album e del successo del vecchio, dei suoi progetti per il futuro – non escluderebbe un talent, ma dietro le quinte perché le telecamere non gli interessano – e della sua carriera di scrittore: un’intervista senza peli sulla lingua, e con un tono disincantato nei confronti della politica e di Matteo Renzi.
Lei è uno dei pochi giovani artisti che è riuscito ad emergere senza l’aiuto di tv e talent: come vede il proliferare di questi programmi e cosa consiglia ad un giovane che vuole entrare nel mondo dello spettacolo?
“Mi piacerebbe collaborare alla produzione artistica di un talent, è un meccanismo musicale rodato mondialmente ma non mi interessano troppo le telecamere. Ho per mia naturale inclinazione un’efferata idiosincrasia verso l’immaginario ‘mondo dello spettacolo’. Io scrivo canzoni , e provo a scrivere canzoni che siano belle , questo è ciò che consiglio a chi cerca di emergere , scrivete belle canzoni e potrete giocarvela , nel tempo non resta una foto in copertina ma una bella canzone“.
Quali sono stati i pro e i contro del successo di ‘Siamo morti a vent’anni’?
“Il pro è stato l’opportunità di portare per l’Italia la mia musica ed incidere un secondo lavoro, il contro è stato un aumento progressivo della mia ansia connaturata alle tante paure che affronto ogni volta che metto la mia anima in pasto al pubblico“.
Com’è nato il nuovo disco, ‘In Cile Veritas’?
“E’ nato con naturalezza, senza forzature né troppi schemi logici, ho aperto una valvola creativa che in quel momento voleva fare fuoriuscire i brani che ora sono nel disco“.
Molti suoi brani sono intimisti e riflessivi, ‘In Cile Veritas’ è un album più leggero – sin dal titolo – del precedente, ma ha mai pensato di fare qualcosa di più ‘pop’, magari per rallegrare quei fan che, parole sue, “si sono lavati il dolore ascoltando il tuo dolore” – fermo restando che in ‘Sole cuore e alta gradazione’ si fa beffe dei tormentoni estivi?
“Ripeto, non riesco ad affrontare il mio lavoro con chirurgica logicità, se dovrà arrivare un disco dai toni fortemente pop sarà perchè in quel momento la mia urgenza espressiva sarà legata alla leggerezza“.
Non solo musicista, ma anche scrittore: come si coniugano le due cose e qual è il background artistico che Le permette di fare bene entrambe le cose?
“L’amore verso la parola, qualcosa di seminale che mi porto dall’infanzia che trascende anche gli studi fatti, è qualcosa di cui necessito e che mi rende felice“.
Nel 2013 ha partecipato a Sanremo Giovani: Le piacerebbe tornare a Sanremo o partecipare a qualche talent nel ruolo di giurato?
“Mi piacerebbero entrambe le cose, fermo restando che la mia priorità è evolvermi nella scrittura, nella melodia, e nei brani che compongo“.
Ha collaborato alla colonna sonora di Braccialetti Rossi con il brano “Non mi dimentico”; prenderà parte alla seconda stagione?
“Non so, se ci fosse l’opportunità non declinerei l’invito“.
Ha aperto Mondovisione Tour Stadi 2014 di Ligabue all’Olimpico e a San Siro; sono previste in futuro altre forme di collaborazione?
“Mi piacerebbe collaborare con Ben Harper, un artista che davvero mi rende felice ed emozionato ogni volta che lo ascolto“.
Quale rapporto ha con i fan? Le fa piacere che la considerino il nuovo Vasco Rossi?
“Il pubblico nel mio mestiere è tutto, sebbene questa sembri una frase fatta è la verità, mi piacerebbe davvero rappresentare per loro qualcosa che sia più di un passatempo musicale, Vasco per me è sempre stato molto di più che una canzonetta uscita da un sistema di amplificazione e questo vorrei essere anche io“.
Al momento è in ‘tour’ per le librerie Feltrinelli per la presentazione di ‘In Cile Veritas’, quando partirà il tour vero è proprio?
“Da dicembre in poi, aggiornerò tutti a breve attraverso il sito www.ilcile.com e i miei social“.
Chiudiamo con una domanda di politica: lei è toscano, come il premier Matteo Renzi; cosa ne pensa del Premier e della politica in generale?
“Sono politicamente ateo poiché sono cresciuto in un momento storico deprimente e progressivamente decadente dal punto di vista sociale, politico,economico e culturale. Renzi è giovane e questo è già qualcosa, ma credo che non siano più da tempo i politici a decidere le sorti di un paese ma altri tipi di poteri“.
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