È finita con una vittoria, quasi a metà, la partita della Juventus con la giustizia sportiva per quanto riguarda il primo filone d’inchiesta, quello sulle plusvalenze, per cui la squadra di Massimiliano Allegri era stata penalizzata di 15 punti dalla Corte d’appello federale a gennaio, e che adesso le verranno restituiti riportandola terza, davanti alla Roma, e soprattutto alle due milanesi, ora fuori dalla Champions League, anche se entrambe in semifinale, e contro, di questa edizione della coppa dalle grandi orecchie. Il Collegio di garanzia del Coni, infatti, che ieri si era riunito in camera di consiglio e oggi ha emesso la sentenza, ha deciso di accogliere in parte il ricorso presentato dalla difesa dei bianconeri e rispedire, quindi, la palla in Figc che, ora, dovrà rivedere i punti di penalizzazione dati alla Vecchia Signora perché, se la riapertura del procedimento è stata corretta, non lo sono state altrettanto le motivazioni che hanno anche aumentato la pena chiesta dall’accusa (era di 9 punti), e dovranno essere riviste, con una sentenza che deve essere riscritta.
La decisione, quindi, al momento non toglie dai guai la Juventus, che sarà chiamata tra un mese a rispondere di nuovo del caso plusvalenze, dicevamo, e potrà gioire davvero quando leggerà le motivazioni che hanno dato i giudici e la presidentessa Gabriella Palmieri Sandulli, e dovrà dare conto anche della manovra stipendi – è arrivata la notifica della chiusura delle indagini da parte della procura federale, e difficilmente si arriverà a un’archiviazione del caso -, che potrebbe ancora di nuovo (o forse di più) complicare le cose. Chi non può farlo già da ora, poi, sono l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici, l’attuale ds, Federico Cherubini, e l’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene, di cui il Collegio di garanzia del Coni non ha accettato il ricorso, confermando quindi le decisioni che erano state prese dalla Corte federale d’appello a gennaio, quando le sanzioni erano state pesanti per tutti, e che poi erano state estese anche in ambito Uefa e Fifa. A nulla, in pratica, è servita quella carta Covisoc per Paratici, il vero deus ex machina di tutto l’architrave del sistema dei bianconeri, per lo meno secondo quanto hanno detto dalla giustizia sportiva.
Vittoria a metà per la Juventus, che torna terza. Il Collegio di garanzia del Coni ha rispedito la palla alla Corte d’appello federale, che potrà diminuire i punti di penalizzazione inflitti alla società sul caso plusvalenze (oppure no)
Arriva una buona e una cattiva notizia, oggi, per la Juventus di Massimiliano Allegri. Con l’Inter e il Milan che si giocheranno la finale di Champions League come nel lontano 2003, i bianconeri – che giocheranno alle 21 in Europa League contro lo Sporting Club de Portugal per giocarsi, anche loro, il penultimo atto del secondo torneo targato Uefa – hanno vinto a metà la partita contro la giustizia sportiva.
Il Collegio di garanzia del Coni, infatti, chiamato a ribaltare o confermare la sentenza della Corte d’appello federale che a gennaio, sul caso plusvalenze, aveva inflitto alla squadra torinese 15 punti di penalizzazione, ha rispedito la palla ai giudici federali che dovranno rivedere la condanna. Per il momento, quindi, in attesa che passino i 30 giorni in cui dal massimo organo della giustizia sportiva spiegheranno le motivazioni della scelta, e gli altri che passeranno affinché venga ricomposta una nuova corte in seno alla Figc, la squadra del tecnico toscano torna terza in classifica a 59 punti, davanti alla Roma, e alle due milanesi.
Ecco il comunicato con cui il Coni ha annunciato l’accoglimento del ricorso del club: “Accoglie i ricorsi iscritti al R.G. n. 17/2023 (Vellano/FIGC e altri), al R.G. n. 18/2023 (Nedved e altri/FIGC e altri) e al R.G. n. 13/2023 (Juventus/FIGC e altri), nei termini e nei limiti di cui in motivazione, e rinvia alla Corte Federale di Appello perché, in diversa composizione, rinnovi la sua valutazione, in particolare, in ordine alla determinazione dell’apporto causale dei singoli amministratori, fornendone adeguata motivazione e traendone le eventuali conseguenze anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della società Juventus F.C. S.p.A“.
Non accolto il ricorso di Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini, quello di Nedved e altri da valutare come quello per il club
Di semplice, però, e di scritto non c’è nulla. Innanzitutto perché, a fronte di alcuni dirigenti ed ex, tra cui l’ex presidente Pavel Nedved, ma anche Enrico Vellano, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Kaitline Mary Hughes, Daniela Marilungo e Francesco Roncaglio che dovranno essere nuovamente giudicati dalla Corte d’appello federale, dal Coni hanno confermato le inibizioni per l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex ds Fabio Paratici, l’attuale ds Federico Cherubini e l’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene, e quindi sì, c’è poco da gioire, perché nei fatti è stata riconosciuta la loro colpevolezza.
Non solo, però, perché nel caso in cui quell’articolo 4, quello che parla di principio di lealtà, anche per i giudici del Coni fosse stato violato, i punti di penalizzazione, se motivati, potrebbero essere gli stessi che già erano stati dati a gennaio – in realtà è più probabile che si torni a quelli chiesti dal procuratore federale Giuseppe Chinè, e non è così difficile da presupporre anche perché ieri, in attesa che arrivasse la decisione, il procuratore generale dello sport, Ugo Taucer aveva detto che “Rispetto all’applicazione dell’articolo 4, temo sia fondato dire che, rispetto ai punti comminati alla squadra, ci sia una carenza motivazionale e che vada valutata in un nuovo giudizio” -, o cambiati. Ma nel caso in cui il famoso articolo del Codice di giustizia sportiva non venisse citato, be’, potrebbe arrivare solo un’ammenda.
In ogni caso, nell’ultimo un po’ meno, la Juventus potrebbe nuovamente ricorrere al Collegio di garanzia, e i tempi affinché la pena sia afflittiva si ridurrebbero tantissimo, tanto che si potrebbe andare anche oltre il 30 giugno, e quindi se ne parlerebbe per la prossima stagione.
E poi c’è l’altro filone d’inchiesta, quello che riguarda la manovra stipendi, per cui, al momento, ai bianconeri è arrivata la notifica della chiusura delle indagini, e che dovrebbe procedere parallelamente rispetto all’altra, a meno che non si decida per un rinvio a giudizio (molto difficile). Ecco, nel caso contrario, ci potrebbero essere nuove penalizzazioni ancora, e chissà che non si possa anche non patteggiare.
Il malcontento dei social e la gioia a metà anche dei tifosi bianconeri
Sono tanti i commenti apparsi sui social, soprattutto su Twitter, nel merito della decisione del Collegio di garanzia del Coni. Eccone alcuni, molti a favore, altri contro.
Come da previsioni, la #sentenza riguardante la #Juventus rinvia la decisione al Consiglio federale della #FiGC. In pratica sono stati ridati i 15 punti e si farà un nuovo processo, per lo stesso reato, per la 3º volta. Un obbrobrio giuridico senza precedenti. Schifo #FigcOut
— Massimo Angelucci (@MMMax1980) April 20, 2023
#Juventus #sentenza #Figc #coni
Ed è esattamente per questo che i giornali diramavano le veline della @FIGC che pregavano la #Juve a patteggiare!
Ma non hanno capito che si andrà a chiedere anche il RISARCIMENTO per DANNO economico degli azionisti e D’IMMAGINE per la SOCIETÀ https://t.co/R2Ad18vmYq
— Onestà Juventina 💎 (@Onestidal2007) April 20, 2023
Un #collegiodigaranzia stile Ponzio Pilato. Una #sentenza che rimanda ad un futuro intervento chirurgico in combutta con la #FIGC.
È un abominio. La guerra è voluta e cercata. La #Juventus deve decidere se restare preda o finalmente dare la caccia.#Calciopoli#Agnelli #Elkann— MaxFrenda (@maxf02890445) April 20, 2023
Eh, #sentenza rinviata. 15 punti restituiti momentaneamente, che è come non averli, o meglio ce li abbiamo col rischio di perderli a fine campionato. Altro giro, altro capolavoro nei confronti della #Juventus ! https://t.co/48rIZFXoY1
— Giorgio Ghiffo (@giorgioghiffo) April 20, 2023
Restituiti, fino alla prossima #sentenza, i 15 punti alla #Juventus. Un campionato palesemente influenzato da decisioni “frettolose”. Se sbagliate o meno lo dirà, più in avanti, la giustizia.#Figc#plusvalenze pic.twitter.com/1GIvxH1q7u
— Valerio Di Fonso (@Difo23) April 20, 2023