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Il Commissario Montalbano di Andrea Camilleri ha da poco festeggiato il suo ventesimo compleanno. Era, infatti, il 10 marzo del 1994 quando venne pubblicato il primo romanzo con protagonista il personaggio letterario nato dalla penna e dalla fantasia di Andrea Camilleri: il libro si chiamava La forma dell’acqua, ed era edito – naturalmente – da Sellerio. Da quel momento è nata e si è sviluppata una delle saghe più note e amate dal pubblico italiano: merito anche dei film tv creati dalla Rai negli anni seguenti, con protagonista Luca Zingaretti.
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Ma chi è Montalbano? Commissario di polizia impegnato a Vigata, immaginaria cittadina della costa siciliana, deve il proprio nome allo scrittore spagnolo Manuel Vàzquez Montalbàn, omaggiato da Camilleri in quanto creatore di Pepe Carvalho, un altro famoso detective: i due investigatori in comune hanno la passione per le buone letture e l’interesse per la cucina, rapporti complicati con donne problematiche e soprattutto modi non convenzionali – a volte spicci – di trovare una soluzione alle indagini.
Sin da La forma dell’acqua lo stile di scrittura di Andrea Camilleri si è caratterizzato per l’utilizzo di una lingua italiana impura, decisamente sporcata da elementi provenienti dalla lingua siciliana, ma anche per una grande attenzione all’ambientazione siciliana.
Ma di cosa parlava La forma dell’acqua? Il romanzo partiva dal ritrovamento del cadavere di un uomo all’interno di un’automobile da parte di due geometri munnizzari nella mànnara, una zona malfamata ritrovo di prostitute. I due sceglievano di non avvertire la polizia ma di avvisare un amico, l’avvocato Rizzo, il quale consigliava loro di avvisare le forze dell’ordine.
A questo punto, irrompeva in scena il commissario Montalbano, che veniva a sapere che il cadavere apparteneva a un ingegnere, noto esponente politico del posto, morto nel corso di un incontro sessuale: da qui si sviluppava il mistero (e la conseguente indagine, risolta grazie a due donne).
Già dal primo libro, insomma, era possibile riconoscere i caratteri distintivi della saga montalbaniana e dello stile di Camilleri. Da allora, è seguita una lunga serie di romanzi e racconti:
1996 – Il cane di terracotta (Premio Letterario Chianti)
1996 – Il ladro di merendine
1997 – La voce del violino
1998 – Un mese con Montalbano (racconti)
1999 – Gli arancini di Montalbano (racconti)
2000 – La gita a Tindari
2001 – L’odore della notte
2002 – La paura di Montalbano (racconti)
2002 – Storie di Montalbano (raccolta)
2003 – Il giro di boa
2004 – La pazienza del ragno
2004 – La prima indagine di Montalbano (racconti)
2005 – La luna di carta
2006 – La vampa d’agosto
2006 – Le ali della sfinge
2007 – La pista di sabbia
2008 – Il campo del vasaio
2008 – L’età del dubbio
2008 – Racconti di Montalbano (raccolta)
2008 – Il commissario Montalbano. Le prime indagini (raccolta)
2009 – La danza del gabbiano
2009 – Ancora tre indagini per il commissario Montalbano (raccolta)
2010 – La caccia al tesoro
2010 – Acqua in bocca (in collaborazione con Carlo Lucarelli)
2010 – Il sorriso di Angelica
2011 – Il gioco degli specchi
2011 – Altri casi per il commissario Montalbano (raccolta)
2012 – Una lama di luce
2012 – Una voce di notte
2013 – Un covo di vipere