Sbloccati 660 milioni di Euro del 2022 destinati agli alloggi universitari, ha annunciato in una nota Palazzo Chigi, dando così una risposta forte al problema del caro affitti. In giornata, inoltre, proprio il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini era tornata sul problema caro affitti, lanciando la proposta di dare agli studenti gli alloggi inutilizzati. Bernini ha spiegato di aver chiesto un censimento degli alloggi sfitti per poterli utilizzare come studentati, accogliendo, di fatto, la richiesta dei rettori. Nella giornata di ieri, il ministro Valditara aveva scatenato le polemiche dichiarando come il caro affitti fosse un problema delle amministrazioni prettamente di centrosinistra. Dichiarazioni che avevano suscitato l’irritazione della ministra.
Tende di studenti – Nanopress.itÈ notizia di pochi minuti fa dello sblocco da parte del Cdm di 660 milioni di Euro destinati agli alloggi universitari. Il Consiglio ha dato il via libera alla presentazione di un emendamento che conferma l’operatività immediata per poter utilizzare la cifra “all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore”. La decisione è arrivata dopo un confronto con la Commissione europea che ha permesso di escludere la somma come aiuti di Stato. Si tratta di uno dei due emendamenti presentati dal Cdm, il secondo dei quali riguarda la parità di genere nel settore degli appalti pubblici. Una risposta forte, quella del governo, alle tante proteste che stanno coinvolgendo sempre più città italiane, dopo quella di Ilaria Lamera, la studentessa che settimana scorsa si è accampata davanti alla sede del Politecnico di Milano.
E mentre il governo stanzia questa nuova cifra per far fronte al problema degli alloggi, non accenna a diminuire la protesta degli studenti, con un numero sempre più alto di questi ultimi che decidono di accamparsi fuori dagli atenei italiani, con alcune tende apparse addirittura anche davanti al Mur. Un problema che il ministro Bernini non ha alcuna intenzione di sottovalutare, a quanto pare, come ha detto lei stessa parlando ai microfoni di Radio 24.
“Abbiamo chiesto un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione per gli studenti. C’è un problema nel trovare immobili disponibili in provincia” – ha detto, aggiungendo poi – “Ho chiesto la collaborazione a partire dal demanio, i Comuni e i sindaci delle aree metropolitane”.
“Noi siamo arrivati qualche mese fa e abbiamo già messo sul tavolo 400 milioni sugli alloggi per gli studenti e 500 milioni per le borse di studio: è quasi un miliardo sulla legge di bilancio. Poi passeremo anche ai fondi del Pnrr. Garantiamo al momento per l’assegnazione di ulteriori 7.500 posti letto. Abbiamo 40mila posti letto. Questo è già velocizzare, ma vogliamo andare avanti su questo” ha concluso.
Tra le città coinvolte dalla protesta pacifica, oltre a Milano e Roma, anche Torino e altre città italiane: a Trento per venerdì, di fronte al Palazzo della Provincia è previsto un flash-mob, mentre anche gli studenti di Bari si stanno mobilitando in tal senso, con un evento di protesta davanti alla facoltà di Giurisprudenza. Per oggi, a Firenze e Milano è previsto un tavolo di incontro tra le amministrazioni comunali e regionali e una rappresentativa degli studenti, per discutere della problematica.
Sostegno agli studenti da parte del Vaticano, tramite le parole del vescovo e vicepresidente Cei Francesco Savino: “E’ una protesta vera, autentica, risponde ad un oggettivo bisogno, cerchiamo di ascoltarli” ha detto il monsignore, annunciando poi che la questione sarà discussa nel corso dell’assemblea Cei di fine maggio.
E a non aiutare in tal senso, erano state soprattutto le parole pronunciate ieri dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, che aveva dichiarato come “Il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra. Nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti, le giunte comunali non hanno attivato politiche a favore dei giovani e degli studenti”.
Dichiarazioni che avevano suscitato l’irritazione della stessa Bernini, come riferito da fonti accertate del Mur all’ANSA: “È controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa del problema” spiegando come “la strada deve essere quella del dialogo e del coinvolgimento di tutti”. Strada che Bernini è decisa a percorrere senza alimentare “inutili polemiche”, come del resto aveva affermato lei stessa nella mattinata di ieri, durante un’intervista a Il Giornale.
“Il momento è difficile, c’è una congiuntura economica che pesa molto anche sugli affitti. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo dare risposte subito, ponendoci in una posizione di ascolto e non di contrapposizione” aveva dichiarato.
Parole, quelle di Valditara, le quali avevano suscitato lo sdegno delle amministrazioni comunali, come quella del sindaco di Firenze Nardella, che aveva dichiarato laconico “non c’è limite alla vergogna” chiedendosi al contempo dove fosse il ministro “mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti”.
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