Il Conte Nero, soprannome del pronipote di Papa Pio II, colpisce ancora. Oggi pomeriggio ha tentato di uccidere un artista di strada a Trastevere.
Da anni sentiamo parlare di lui per vicende molto strane, come l’aggressione di un anziano con una stella ninja, avvenuta nel 2013. Protagonista di diverse risse negli anni passati, l’ultima notizia di lui risale al 2021, quando venne arrestato perché girava per la capitale con una pistola carica, soprattutto nelle zone della movida. Ma chi è quest’uomo?
Torniamo a parlare del Conte Nero nello sfondo di Trastevere, a Roma, luogo dove in passato è stato fermato più volte dalle forze dell’ordine. L’origine del 48enne romano è nobile ma non le sue azioni. Si chiama Ranieri Adami Piccolomini ed è il pronipote di Papa Pio II, questo cognome campeggia anche come nome di alcune vie della Capitale e dintorni ma di sicuro azioni come quelle che firma macchiano la buona memoria di Enea Silvio Bartolomeo Piccolomini, che fu Papa dal 1458 fino alla morte nel 1464.
Grande difensore dell’umanità, al contrario della persona di cui stiamo parlando oggi che invece è nota alle forze dell’ordine e alla cronaca capitolina per reati molto gravi e azioni disdicevoli come aggressioni alle persone più fragili. Ma prima di ripercorrere in breve il curriculum criminoso, vediamo cosa ha combinato queta volta.
Conosciuto come il Conte Nero, Ranieri ha avanzato una richiesta di denaro a un artista di strada originario del Kenia, incontrato in un locale di piazza sant’Apollonia dove quest’ultimo stava cenando, appunto in zona Trastevere.
L’uomo si sarebbe rifiutato e così è nata una colluttazione culminata con l’aggressione da parte del nobile, che ha colpito il keniota alla giugulare con una bottiglia rotta. In tutta risposta il ferito ha reagito scagliando una sedia contro l’aggressore e seminando il panico fra i presenti. Sul posto sono giunte subito le forze dell’ordine e i soccorritori, che hanno caricato il ragazzo ferito ma anche il 48enne, che ha riportato anche lui delle lesioni importanti.
Per l’artista la prognosi è di 20 giorni ma è un miracolo se pensiamo che poteva morire perché colpito in un punto delicatissimo, per fortuna non in modo preciso. L’aggressore invece è stato trattenuto al Fatebenefratelli Isola Tiberina per ulteriori esami diagnostici e successivamente dimesso anche lui con un mese di prognosi però non tornerà a casa, infatti ad attenderlo fuori dalla struttura c’erano gli agenti della penitenziaria per condurlo a Regina Coeli dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’ultimo fatto eclatante che lo vede protagonista risale come abbiamo detto al 2021 ma in realtà venerdì scorso era stato denunciato per aver minacciato di morte i carabinieri. I militari erano in presidio per l’operazione “strade sicure” e sono stati avvicinati e intimati a consegnare le armi di ordinanza, poi hanno ricevuto minacce e in seguito Piccolomini si è allontanato a piedi.
Subito è scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti i carabinieri che lo hanno rintracciato e denunciato per minaccia a pubblico ufficiale. È molto noto a Roma il Conte Nero, vediamo quali fatti di cronaca lo hanno coinvolto.
Partiamo dal 2011, quando Ranieri aveva 36 anni e già precedenti per violenza a pubblico ufficiale, droga, detenzione di armi, rissa e minacce. Evaso dai domiciliari, venne fermato in via delle Palme a Centocelle. Stava scontando questa pena per maltrattamenti familiari ma se torniamo ancora indietro abbiamo notizie di lui anche negli anni Novanta.
Nel 1996 fu arrestato per l’omicidio di un ragazzo a Viterbo, poi nel 1998 aggredì un agente di polizia e fu arrestato nuovamente, ancora nel 1999 venne trovato con 400 grammi di olio di hashish durante un controllo.
Proseguiamo con il curriculum e arriviamo al 2013, quando si rese protagonista di più di un evento. Il rampollo venne arrestato ad aprile in piazza Santa Maria in Trastevere, dove rimase coinvolto in una rissa con un 38enne della Basilicata e un tedesco di 51 anni, entrambi senzatetto.
I tre erano seduti sulle scale della piazza ma poi per futili motivi è scoppiata la lite. Nello stesso anno, pochi mesi dopo l’accaduto, il Conte Nero aggredì un pensionato di 75 anni con una stella ninja per poi prendere a pugni anche un 52enne incontrato mentre si dava alla fuga.
Ranieri Adami Piccolomini incontrò l’anziano alle 17.30 del giorno dell’Immacolata. Il 75enne venne ferito al collo con una stella ninja di 20 centimetri, poi il rampollo si diede alla fuga ma venne bloccato poco dopo aver ferito anche il secondo uomo. Rimediò un’accusa per lesioni.
Andando avanti, arriviamo al 2021, quando il pronipote del famoso papa che si oppose a Maometto II per difendere la cristianità dalla minaccia turca, fu di nuovo agli onori della peggiore cronaca di Roma, per un fatto molto meno nobile dell’operato dell’uomo di cui è discendente. Girava per la capitale armato e venne fermato in stato confusionale.
Ranieri aveva una pistola e tre caricatori con sé, fortunatamente l’arma non è stata usata. Proprio la sorella due giorni prima aveva denunciato alle forze dell’ordine che l’uomo aveva rubato la pistola del padre, regolarmente detenuta, e si era allontanato.
Arriviamo dunque alla vicenda di oggi che ha scosso nuovamente l’opinione pubblica romana e in tanti ormai hanno paura di imbattersi in quest’uomo che evidentemente ha seri problemi mentali. Si capisce se pensiamo al fatto che si accanisce verso persone fragili come anziani e artisti di strada, ma anche il fatto che aggredisce pubblici ufficiali.
La preoccupazione dei carabinieri che da tempo tengono sotto controllo l’uomo che abita in zona Tomba di Nerone, è che possa compiere stragi analoghe a quelle avvenute negli anni passati, ricordiamo ad esempio quella di Ardea dove un uomo sparò uccidendo due bambini di soli 5 e 10 anni. Insomma, Piccolomini è un uomo pericoloso, che armato o non, va tenuto d’occhio. Forse dopo questo nuovo episodio il giudice deciderà per una perizia psichiatrica, la quale potrebbe confermare l’idea che molti ormai si sono fatti di questo squilibrato che mette a rischio la sicurezza dei residenti romani.
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