Il
Coronavirus è una vera e propria emergenza mondiale. Secondo i dati forniti dall’Oms, in Cina si contano oltre 1000 morti, con più di 40 mila contagiati allo stato attuale. Tuttavia, oltre all’allarme sanitario, si inizia a fare i conti con l’impatto che i blocchi – messi in atto per contenere la diffusione del virus – stanno avendo sull’economia e sui mercati finanziari; impatto sottostimato fino a poche settimane fa, quando la concomitanza dell’esplosione dell’emergenza con le festività del Capodanno cinese – periodo dell’anno in cui il Paese si ferma per diversi giorni – ha fatto sì che si trascurasse l’effetto della paralisi delle attività produttive.
Le borse asiatiche alla riapertura
Per quanto riguarda i mercati finanziari, alla fine di gennaio, quindi poco prima che il governo cinese iniziasse a diffondere i veri dati su quello che all’inizio sembrava essere un piccolo focolaio, le borse mondiali avevano già fatto registrare delle correzioni dai massimi di periodo; alla riapertura delle piazze asiatiche, le flessioni registrate da queste borse (Shanghai perdeva addirittura 8 punti percentuali) non erano altro che un riallineamento dei prezzi rispetto a ciò che era accaduto durante la chiusura per festività: nei giorni successivi, infatti, si è assistito a un recupero fisiologico.
Il petrolio
L’asset class che più ha risentito dello stop delle attività in Cina è il petrolio greggio, il quale, a causa del calo di domanda, ha visto le sue quotazioni scendere di diversi punti percentuali (e la situazione è rimasta stagnante). Essendo il Paese uno dei maggiori approvvigionatori di questa materia prima, l’Opec ha dovuto convocare una riunione straordinaria, al fine di stabilire come dovesse essere ripartito l’eccesso di produzione fra gli stati membri. Oggi, per approfondire l’impatto che l’emergenza coronavirus sta avendo sul petrolio, ci si può collegare
sul sito meteofinanza.com, dove è presente una vasta sezione dedicata ai mercati e al fenomeno che potrebbe rivelarsi uno dei più interessanti degli ultimi anni.
Blocchi in Cina: le conseguenze mondiali
È difficile stimare l’impatto che il blocco di diversi settori economici potrà avere, in futuro, sui mercati; ma, per avere un’idea, basta solo pensare all’effetto, sulla componente Pil del turismo mondiale, dello stop ai movimenti in uscita dal paese a tempo indeterminato: un settore che, già da solo, vale qualche trilione d i dollari a livello globale; senza considerare il blocco del sistema
industriale, causato delle chiusure degli stabilimenti locali. Questo, inevitabilmente,
avrà un impatto sulla catena di produzione di altri paesi, che importano dalla Cina prodotti non finiti. Solo in Italia, ad esempio, si stima che la paralisi di questi giorni possa costare mezzo punto percentuale di Pil.