Covid-19: il virus danneggia olfatto e gusto: ecco chi rischia maggiormente di sperimentare i danni provocati dal virus.
Dopo aver contratto il Covid, le persone possono sperimentare la perdita o cambiamenti nel senso dell’olfatto e del gusto, secondo una ricerca condotta dalla National University of Singapore e pubblicata sul British Medical Journal. Può volerci del tempo prima che entrambi i sensi ritornino alla normalità. Gli alimenti potrebbero, dunque, avere un odore o un sapore diversi dopo aver avuto il Coronavirus. Il cibo potrebbe avere un sapore insipido, salato, dolce o metallico. Questi cambiamenti di solito non durano a lungo, ma possono influenzare l’appetito. Per un numero molto ristretto di persone, il cambiamento dell’olfatto o del gusto potrebbe essere più a lungo termine.
Il COVID-19 è stato ora collegato a molte complicazioni a lungo termine, tra cui danni cardiaci, danni ai polmoni e disturbi neurologici. A questi, si aggiunge anche la modifica e/o la perdita dell’udito che può derivare dall’infezione o – addirittura – dalla vaccinazione.
Sebbene non sia ancora possibile dimostrare che l’infezione da COVID-19 sia direttamente responsabile della perdita dell’udito, il virus può entrare nell’orecchio, probabilmente attraverso la tromba di Eustachio, che collega il naso e l’orecchio medio.
Una volta che entra nell’orecchio, il virus può infettare attivamente sia le cellule ciliate cocleari (uditive) che vestibolari (equilibrio).
Ciò può portare a perdita dell’udito neurosensoriale ossia perdita dell’udito causata da danni all’orecchio interno o al nervo dall’orecchio al cervello. Questo tipo di perdita dell’udito è permanente. Si può verificare disfunzione vestibolare: problemi di equilibrio.
Oltre alla perdita dell’udito, o a cambiamenti significativi di tale senso, si è associato anche la perdita del gusto ai pazienti che sono stati affetti dal virus.
Per molti pazienti, i sintomi del COVID-19 come la perdita dell’olfatto e del gusto migliorano entro 4 settimane dall’eliminazione del virus dal corpo. Uno studio recente mostra che nel 75-80% dei casi, i sensi vengono ripristinati dopo 2 mesi: il 95% dei pazienti riacquistano i sensi del gusto e dell’olfatto dopo 6 mesi.
Tuttavia, c’è ancora molto da studiare sull’impatto a lungo termine del COVID-19 sulle persone che lo hanno sperimentato. Per un ristretto numero di pazienti con i cosiddetti sintomi del long-COVID, l’anosmia e la mancanza di gusto possono andare avanti per più di sei mesi per poi sparire del tutto.
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