Apple in difficoltà. Dai ritardi nella spedizione dei prodoti, ai piani per il ritorno al lavoro negli uffici, al mascheramento all’interno dei negozi, il Covid-19 sta ancora una volta sconvolgendo Apple.
Per un breve periodo all’inizio di quest’anno, sembrava che Apple Inc. fosse al sicuro da ulteriori sconvolgimenti riguardanti la pandemia da Covid-19. A marzo, prodotti come il nuovo iPhone SE venivano spediti in tempo, e l’azienda si stava preparando, ad ordinare ai dipendenti di tornare in ufficio tre giorni alla settimana.
All’inizio di aprile, Apple ha poi dichiarato che avrebbe invitato centinaia di sviluppatori di App Store nel suo campus di Cupertino, in California, per assistere al keynote del giorno di apertura della conferenza del WWDC di giugno.
Ora, le cose, in poco tempo sembrano molto diverse. Con i casi in crescita di nuovo, l’azienda ha frenato il suo piano di ritorno in ufficio, la scorsa settimana. Apple si aspettava che il personale aziendale lavorasse dall’ufficio il lunedì, il martedì e il giovedì a partire da questa settimana. Ma ora si attiene alla politica di chiedere ai lavoratori di presentarsi di persona due giorni della settimana.
La società ha detto ai dipendenti che il cambiamento è dovuto all’aumento dei casi di Covid nelle aree degli Stati Uniti, inclusa la casa di Apple nella Silicon Valley. Ma la mossa ha suscitato una domanda tra alcuni dipendenti: due giorni in ufficio, invece di tre, impediranno al personale di contrarre il Covid?
La stessa Apple si rende conto che questa decisione è un po’ confusa. Questo è probabilmente il motivo per cui ha detto ai dipendenti, che se si sentono “a disagio” ad entrare in ufficio durante l’ultimo picco di Covid, possono mantenere la “possibilità di lavorare da remoto”, in attesa dell’approvazione del proprio manager di riferimento.
Sembra che Apple, almeno per i prossimi mesi, avrà a che fare con un piano di ritorno negli uffici, che cambierà costantemente in base alle condizioni del Covid. E ciò potrebbe frustrare ulteriormente i dipendenti.
Date le continue ondate di Covid, nonché alcune lamentele sul lavoro in ufficio da parte di molti dipendenti, si pensa che a un certo punto dovrà verificarsi un passaggio più formale al lavoro a distanza, in Apple.
Ad Apple sta cominciando a dare fastidio che i miliardi di dollari spesi per gli uffici, vadano sprecati, ma immagina quanti soldi perderà l’azienda, nel medio-lungo termine, quando i dipendenti se ne andranno, perché considerano le sue politiche eccessivamente rigorose e obsolete.
I ranghi aziendali non sono l’unica parte di Apple a dover affrontare nuove interruzioni, causate dalla pandemia. L’azienda ha informato le sua legioni di dipendenti al dettaglio, alcuni dei quali sono anche scontenti e stanno lavorando per essere sindacalizzati, che circa 100 negozi negli Stati Uniti ora richiederanno ai lavoratori di mettersi nuovamente le mascherine per il Covid.
Questa decisione per ora non non si è estesa ai clienti, ma data l’imprevedibilità del Covid, non saremmo sorpresi se succedesse di nuovo, e anche molto presto. La cosa più problematica per i profitti di Apple è il continuo impatto della pandemia sulla catena di approvvigionamento. Ciò sta chiaramente danneggiando la capacità di Apple di portare i prodotti fuori dalla azienda.
Alcuni prodotti, in particolare Mac e iPad, sono molto difficili da trovare nei negozi al dettaglio in questo momento. Questo è anche il caso del negozio online della ‘mela’.
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