Il 25 aprile 2023 è stato caratterizzato dal crollo di First Republic Bank a Wall Street, immediatamente si sono riaccese le preoccupazioni in tutto il settore finanziario.
Secondo un rapporto sugli utili che è stato eseguito in questi giorni c’è stata una forte perdita di depositi e quindi, dopo le vicende dei mesi scorsi, è tornata la paura nel settore finanziario.
Lo scorso martedì 25 aprile 2023, mentre in Italia stavamo festeggiando l’anniversario della liberazione del nostro Paese, oltreoceano invece si sono riaccese le preoccupazioni nel settore finanziario.
In quella giornata Wall Street ha chiuso in forte perdita e ha portato al ribasso il crollo delle azioni legate alla First Republic Bank.
First Republic Bank ha chiuso la giornata a -49% e questo ha inevitabilmente riacceso le preoccupazioni in tutto il settore finanziario.
Non c’è da stupirsi di questa agitazione visto che i mesi scorsi il settore finanziario è stato travolto dal crollo della Silicon Valley Bank.
A portare in profondo rosso la First Republic Bank è stato un rapporto sugli utili che ha mostrato che questa banca ha subito una forte perdita nella quantità dei depositi.
Le vendite si sono scatenate a seguito della comunicazione dell’istituto di credito per aver registrato il ritiro di oltre 100 miliardi di deposito nel mese di marzo 2023.
Questo quantitativo di denaro ammonta quasi a più del 40% del totale. Inoltre l’istituto finanziario ha chiuso questo trimestre con un drenaggio di 72 miliardi.
Secondo quanto riportato dal Financial Times sia le autorità del governo degli Stati Uniti che le autorità di regolamentazione del mercato si stanno impegnando per trovare un piano per stabilizzare la First Republic Bank.
Alla fine delle contrattazioni l’indice che ha registrato Dow Jones ha segnato -1,02% con 33530,83 punti, S&P a -1,55% con 4073,00 e invece il Nasdaq perde – 1,98% con 11799,16 punti.
A seguito di quanto avvenuto tutti gli investitori hanno tenuto sotto controllo le performance che hanno registrato anche gli Istituti di credito regionali.
Questi istituti sono stati colpiti nei mesi scorsi anche dal crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank, il monitoraggio è dovuto alla paura che questo ulteriore colpo al sistema finanziario colpisse anche altri istituti.
Se il settore finanziario va in perdita invece chiude in positivo il settore tecnologico, registrate chiusure positive nel primo trimestre per i colossi della tecnologia.
Il risultato migliore lo ottiene Microsoft che supera tutte le aspettative grazie alla sua attività di remote computing, ossia cloud, che fa affidamento all’intelligenza artificiale e grazie anche a ChatGPT.
Secondo le analisi del trimestre, tra gennaio e marzo del 2023, Microsoft ha registrato un aumento del suo fatturato del 7% su base annua che equivale a 52,8 miliardi di dollari.
Anche Alphabet, di Google, supera le aspettative nel primo trimestre del 2023 portando a casa un utile netto di 15 miliardi di dollari, questo guadagno è sicuramente un segnale che il gruppo sta tornando a prendere piede nel settore nonostante le difficoltà incontrate nei mesi scorsi.
Il fatturato trimestrale è arrivato a toccare quasi i 70 miliardi di dollari, cioè un miliardo di più di quanto gli analisti avevano previsto.
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