Lo stallo sull’accordo bipartisan riguardante il debito Usa mette in crisi la borsa. Giornata da dimenticare per l’Europa: Milano chiude a -2,39%.
Le borse europee hanno risentito del mancato accordo bipartisan, che era atteso da Washington, sul debito Usa. Brusca frenata per Milano, che chiude a -2,39% bruciando 14 miliardi. Da Piazza Affari arrivano dati in controtendenza solamente per quanto riguarda Mediobanca e Prysmian, che non fanno registrare grandi perdite. Ma anche per Londra, Parigi e Francoforte è stata una seduta da dimenticare.
Se non si dovesse arrivare a un accordo sul tetto del debito entro al fine di maggio, gli Stati Uniti andranno in default. Il clima, con un accordo bipartisan che stenta ad arrivare sul tetto del debito, ha messo sotto torchio le borse di tutto il mondo, e oggi per quelle europee è stata una giornata disastrosa.
Lo scenario di un default è stato confermato del resto anche dalla segretaria del Tesoro americano. Janet Yellen ha fatto sapere che le conseguenze sarebbero molto serie, qualora il primo giugno non si giungesse a un accordo. Ma gli analisti provano a stemperare, fiduciosi che un accordo verrà alla fine trovato. Lo ha assicurato anche il presidente degli Stati Uniti, ma le rassicurazione di Joe Biden non hanno fermato le ansie degli inventori.
Le posizioni si sono alleggerite, vista l’incertezza – scrive Il Sole 24 ore nella giornata di oggi – e non aiuta nemmeno la posizione della Fed. In questo momento la banca centrale americana dovrebbe prendersi una pausa dal rialzo dei tassi, con la Bce invece intenzionata a combattere una volta per tutte l’inflazione.
Il calo di Milano si attesta al 2,39%, come detto. Per quanto riguarda lo spread, lievita a 186,58 punti, con il Btp rimasto a 4,31%. In totale la borsa europea ha “bruciato” 227 miliardi di euro, con Francoforte che cala di 1,92%, seguito da Londra e Parigi con -1,75% e 1,7%.
In effetti le trattative che si stanno svolgendo oltreoceano tengono il mondo con il fiato sospeso, scrive ancora il Sole, con una scadenza che potrebbe essere rispettata secondo gli esperti per il rotto della cuffia. Janet Yellen che ha annunciato il pericolo default, ha parlato di intesa quasi certa, ma gli investitori alle questioni di geopolitica hanno aggiunto adesso un’altra preoccupazione.
L’economia infatti ha rallentato, dopo i buoni risultati di inizio anno – inattesi – e ad essere peggiorata è stata soprattutto l’attività manifatturiera del Vecchio Continente.
Le imprese tedesche ne sono testimoni, con l’indice Ifo in caso di 2,3 punti nell’ultimo mese. E ancora Londra, mentre la Fde si prenderà verosimilmente una pausa dall’aumento dei tassi di interesse dopo 10 rialzi consecutivi.
In serata verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione dell’organo di politica monetaria della Fed. Anche il nuovo boom di contagi Covid in Cina influirà nel contesto di una situazione geopolitica non proprio confortante, oltre le crisi in Ucraina che al momento non da tregua. Nella giornata di oggi inoltre la Cina, nel ricevere il primo ministro Russo Mishustin, ha fatto sapere di essere dalla parte di Mosca sugli interessi economici di “entrambi le parti”.
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