Il decreto sul Pnrr è legge, via libera definitivo della Camera con 171 voti favorevoli, 112 contrari e 14 astenuti.
Hanno votato a favore del decreto di attuazione del Pnrr le forze di maggioranza, contrarie le opposizioni ad eccezione del Terzo polo, astenuto.
Decreto Pnrr è legge: il via libera della Camera
L’Aula della Camera ha dato il via libera definitivo al decreto legge con le misure urgenti per l’attuazione del Pnrr.
I voti a favore sono stati 171, 112 quelli contrari e 14 gli astenuti (i deputati del Terzo Polo).
Il provvedimento è quindi convertito in legge e prevede alcune misure all’orizzonte, dallo Spid agli impianti per le rinnovabili.
Cosa prevede e gli ambiti del provvedimento
Il dl sul Pnrr prevede diverse misure. Nel decreto una norma “ponte” sullo Spid con una tantum da 40 milioni ai gestori per gli adeguamenti richiesti dalle nuove modalità operative imposte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Spazio poi alla banda ultra larga, con una proroga di 24 mesi per autorizzazioni, interventi e certificati per la rete.
Il dl prevede inoltre che dal 1° marzo 2023 le amministrazioni titolari di progetti previsti nel Piano possano stabilizzare il personale non dirigenziale già assunto a tempo determinato.
Le stesse potranno procedere ad assunzioni a tempo determinato attingendo alle graduatorie in corso di validità.
Si riapre poi alla possibilità di assegnare incarichi retribuiti ai pensionati per le Pubbliche amministrazioni.
Queste alcune delle misure e delle novità inserite all’ìnterno del provvedimento che interessa diversi ambiti.
Dal settore energetico a quello della Pubblica Amministrazione, il testo si concentra in particolare sui temi delle stazioni appaltanti, delle agevolazioni per gli enti locali in materia di contratti di somministrazione di lavoro, del piano per il Giubileo e delle semplificazioni per l’energia green, e riguarda anche ulteriori misure previste per la stabilizzazione del personale.