Il 32enne palestinese era evaso il 21 settembre scorso dall’ospedale San Paolo di Milano. Per seguirlo, tentando di fermare la fuga, l’agente Carmine De Rosa era caduto dalla finestra battendo la testa e finendo poi in coma.
Nei giorni scorsi il poliziotto è uscito dal coma, e le sue condizioni stanno pian piano migliorando. Al risveglio ha riconosciuto i genitori.
Il detenuto palestinese di 32 anni evaso dall’ospedale San Paolo di Milano il 21 settembre scorso è stato fermato in Svizzera, a Ginevra per l’esattezza. Per tentare di fermare la sua fuga, l’agente di polizia Carmine De Rosa, 28enne di origini campane, era caduto dalla finestra battendo violentemente la testa.
Immediatamente ricoverato proprio al San Paolo, le condizioni del poliziotto stanno lentamente migliorando e nei giorni scorsi De Rosa è uscito dal coma. A confermare la notizia della cattura il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, che su Facebook ha dedicato un pensiero all’agente ferito: “Caro Carmine, questo risultato è dedicato a te”.
Il detenuto era riuscito, grazie alla complicità di qualcuno, a espatriare già poche ore dopo l’evasione. Su di lui pende ora la nuova accusa di “lesioni come conseguenza di altro reato” per via del ferimento dell’agente di polizia penitenziaria.
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