Ci siamo: Biden sta tenendo il suo discorso al Castello Reale di Varsavia. Era arrivato ieri sera nella capitale polacca, superando il confine con l’Ucraina a bordo del suo Air Force One. Ecco qual è il contenuto delle sue dichiarazioni.
Biden attualmente sta tenendo il suo discorso in Polonia, alla presenza anche dell’ex capo di Stato e premio Nobel della Pace, Lech Walesa. Ecco le sue parole.
“Vogliamo che ci sia giustizia per i crimini contro l’umanità commessi dalla Russia”: queste alcune delle parole di Joe Biden più durante il suo incontro in Polonia. Il Presidente è arrivato di notte, attraversando il confine con l’Ucraina a bordo dell’Air Force One, nella capitale polacca. Qui è stato accolto dal presidente polacco, Andrej Duda, e dal premier, Tadeusz Morawiecki. Prima, però, a sorpresa è atterrato a Kiev, dove ha incontrato e abbracciato Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina.
La meta di Biden? Il Castello Reale della città, il palco su cui sta tenendo proprio in questo momento il suo discorso. La finalità di quest’ultimo? In primis ribadire che “la Nato è più forte che mai” e che “per la sicurezza dell’Europa gli Usa hanno bisogno della Polonia e della Nato” e in secundis affermare i valori su cui si poggiano gli USA, come ha chiaramente affermato Jake Sullivan, il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Tra pochissimo giorni il conflitto festeggerà l’anniversario più triste, del resto, quello del suo scoppio e fare il punto della situazione, non solo europea, ma anche mondiale può essere utile.
Sia chiaro: il discorso non è affatto una sfida contro Putin, no, e nulla ha a che fare con il suo contemporaneo discorso davanti alla Duma. Questo è solo un modo per affermare la posizione degli Stati Uniti, la loro visione della guerra attualmente in corso e di una morale incenerita ormai dalle bombe che continuamente si abbattono sull’Ucraina.
Nel frattempo, appunto, Putin ha parlato per circa un paio di ore alla Federazione Russa, a cui ha annunciato la sua decisione di sospendere lo Start, cioè il trattato sulle armi nucleari con gli USA, firmato a Praga l’8 aprile del 2010 – quindi quasi tredici anni fa – dagli allora presidenti degli USA e della Russia, cioè rispettivamente Barack Obama e Dmitri Medvedev. Questo di fatto sostituiva i due precedenti accordi Start 1 e 2 (fermo restando che quest’ultimo in realtà non entrò mai davvero in vigore) e il trattato di Mosca (Sort) risalente al 2002 che sarebbe decaduto nel 2012 e prevede – anzi, prevedeva dovremmo dire – che ci fossero dei limiti alle testate nucleari e ai vettori, che venissero messe in atto poi delle verifiche, atte a facilitare lo scambio di informazioni e i controlli e comunque, in senso più ampio, delle riduzioni alle armi nucleari. Adesso Putin ha deciso, come dicevamo, di sospendere la sua applicazione, perché non vuole che gli ispettori statunitensi possano visitare i siti russi data la situazione.
Tornando al discorso di Bide, nel Castello Reale di Varsavia, oggi, ad ascoltare le sue parole ci sarà anche l’ex capo di Stato e premio Nobel della Pace, Lech Walesa, che quindi verosimilmente ascolterà anche l’intervento del presidente polacco Duda, che anticiperà il suo discorso. Quest’ultimo ha ribadito che l’Ucraina deve vincere assolutamente e che farà di tutto per aiutare il Paese a farlo.
Nel frattempo nella capitale polacca sono comparsi striscioni che recitano “Mr. Biden, manda gli F16 in Ucraina” e altre affermazione di questo tenore. Il desiderio dei manifestanti insomma è chiaro: vorrebbero che il presidente inviasse i caccia richiesti da Kiev.
Nel frattempo appare chiaro che Putin non abbia alcuna intenzione di incontrare Biden nel breve periodo. Come ha dichiarato, parlando con la Tass, Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, rispondendo alla domanda su un eventuale colloquio tra i due: “Abbiamo sentito la reazione del segretario generale della Nato Stoltenberg e del segretario di Stato americano Blinken”, ma “nessun contatto” tra i due presidenti “è stato pianificato”.
In ogni caso, ecco le parole di Biden a Varsavia, che evidenziano la sua chiara volontà di fare di tutto per difendere il territorio Nato.
“Un anno fa il mondo temeva la caduta di Kiev, ma Kiev resiste con forza e soprattutto continua a essere libera. Il mondo non si è voltato dall’altra parte”: così è iniziato il discorso di Biden in Polonia. Secondo il presidente degli USA, le democrazie di tutto il mondo si stanno rafforzando, mentre gli autocrati si stanno indebolendo, chiaro riferimento (sembra quasi inutile dirlo) al regime imposto da Putin in Russia.
E infatti le sue parole sono state poi subito queste: “Un dittatore vuole ricostruire un impero ma non sarà mai in grado di farlo. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”. Secondo Joe Biden il primo ministro russo sottovaluta la forza dei Paesi che si sono stretti intorno a Kiev e che stanno cercando di aiutarla a resistere. Il presidente, però, ci ha tenuto a sottolineare che nonostante ciò gli USA non stanno cercando affatto di distruggere la Russia, anzi, perché per l’Occidente la guerra è solo una tragedia, nulla di più.
Biden ha poi accusato la Russia di aver compiuto “crimini contro l’umanità senza vergogna”, come ad esempio lo stupro di donne, il rapimento di bambini, contro cui non può esserci pietà. E non solo, perché ci ha tenuto a ribadire anche che “l’articolo 5 del trattato Nato è solido come una roccia, un giuramento sacro, un attacco contro uno è un attacco contro tutti”. Cosa prevede questo articolo? “Semplicemente” l’intervento militare e la difesa collettiva dell’Alleanza. Secondo questo accordo, le nazioni della Nato “concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, sarà considerato un attacco contro tutte”, quindi attaccarne una equivale ad averle attaccate praticamente tutte.
A questo poi si aggiunge l’articolo 51 delle Nazioni Unite, incentrato sul principio di autodifesa, che afferma che ogni Paese può decidere liberamente quali azioni intraprendere, “compreso l’uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza nell’area dell’Atlantico settentrionale”. E infatti nel suo discorso a Varsavia Biden ci ha tenuto a precisare di essere pronto a difendere in tutti i modi il territorio Nato: “Putin credeva di essere un duro ma si è scontrato con la volontà di ferro dell’America”.
A questo proposito il presidente ha anche ribadito che gli Usa ospiteranno il summit della Nato tra un anno.
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