La situazione in Russia sta evolvendo in maniera tesa è a causa del conflitto interno mostrato chiaramente dalla ribellione di Prigozhin e dalla sua marcia su Mosca. A seguito della presa di posizione si sono susseguite dichiarazioni e critiche pervenuta dalle autorità di Russia e Ucraina ma, anche, dalla comunità globale, che ha osservato gli sviluppi della vicenda attentamente e si chiede cosa comporterà questo per Putin, dato che ora è ancora troppo presto per trarre conclusioni e fare previsioni a lungo termine. Il leader del Cremlino ha però deciso di fare un altro discorso alla Nazione.
Nel frattempo nessuna notizia di Prigozhin durante la prima parte della giornata, è emerso però un comunicato delle milizie Wagner ora senza il loro storico comandante, che invece sembrano operare ancora da San Pietroburgo. Il motivo per il quale principalmente si è ribellato il capo dei mercenari è da attribuire alla disputa con i vertici militari di Mosca e in particolar modo con il ministro della Difesa Shoigu.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito gli eventi che hanno scosso la Russia nel fine settimana, come la “debolezza del regime di Putin“. Il leader di Kiev ha esortato la comunità internazionale a esercitare pressioni sulla Russia e ha discusso della questione con il presidente degli Stati Uniti Biden durante una telefonata.
Il leader ucraino ha chiesto agli Usa di espandere la cooperazione inerente alla difesa con focus sulle dotazioni di armi a lungo raggio.
Emerge anche che la ribellione di Prigozhin ha causato un calo repentino del rublo russo, che si trova ad un minimo storico rispetto al valore del dollaro. Nonostante la situazione delicata la Russia non ha esitato ad attaccare la zona a sud dell’Ucraina con tre missili da crociera Kalibr e col otto droni Shahed, ma sono stati respinti dalle forze di Kiev. Inoltre sono stati individuati anche altri tipi di droni al nord fino ad ora sconosciuti.
Il capo della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell ha commentato il recente ammutinamento fallito di Prigozhin in Russia e lo ha definito “il mostro che agisce contro il suo creatore“. Borrell ha affermato che il sistema politico russo sta mostrando fragilità e che il potere militare si sta incrinando.
Le forze mercenarie del gruppo Wagner, guidate da Prigozhin, hanno raggiunto e preso il controllo del quartier generale militare nella Russia meridionale e stavano muovendosi verso Mosca sabato, prima di tornare improvvisamente un Ucraina a seguito di un accordo mediato dal leader della Bielorussia Lukashenko e accettato dal Cremlino.
Secondo Borrell la crepa nella politica russa è molto più profonda di quello che il Cremlino mostra quotidianamente.
Il presidente russo Putin ha espresso la sua gratitudine durante un messaggio video rivolto alle aziende del Paese per aver continuato a svolgere le loro attività lavorative, nonostante le difficoltà incontrate a causa del conflitto in Ucraina. Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato, lunedì 26 giugno, che l’ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca ha fatto intendere che gli Stati Uniti non erano coinvolti nell’ammutinamento armato di Wagner e ha espresso la speranza che l’arsenale nucleare russo fosse al sicuro.
Secondo l’agenzia di stampa statale Tass, Lavrov ha citato l’inviato degli Stati Uniti dicendo che l’ammutinamento di sabato dei mercenari Wagner era un affare interno della Russia. Lavrov ha anche sottolineato che, nonostante Putin non abbia fatto riferimento alla vicenda Wagner, il presidente russo ha discusso del futuro sviluppo del Paese e degli investimenti.
Il ministro degli affari esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto agli Stati Uniti di accelerare l’addestramento dei piloti di caccia per fornire all’Ucraina la forza aerea di cui ha bisogno per la difesa e la controffensiva contro la Mosca.
Ha anche chiesto di vietare globalmente l’uso della tecnologia dual use in modo da non favorire l’assemblaggio dei droni utilizzati nel conflitto in Ucraina. Parlando al vertice dei ministri degli Esteri dell’UE a Lussemburgo, Kuleba ha affermato che le recenti sanzioni, l’aumento del contributo dell’UE alle operazioni militari ucraine di 3 miliardi di sterline e l’arrivo di aerei da combattimento consentiranno la liberazione di tutti i territori ucraini.
Nel frattempo, il capo dello staff presidenziale ucraino Andriy Yermak ha ribadito la posizione del paese sull’adesione alla NATO dopo che la Russia ha ostacolato una marcia di mercenari diretti a Mosca nel fine settimana.
Ha riferito, come riportato da Reuters, che: “La posizione dell’Ucraina è quella di ricevere un invito per l’adesione semplificata al vertice di luglio. Ma, soprattutto, vorremmo ricevere un segnale chiaro che stabilisca il percorso dell’Ucraina verso l’adesione alla NATO”,
Yermak ha spiegato che si aspettano un chiaro invito per un’adesione semplificata all’alleanza militare durante il vertice del prossimo mese in Lituania.
La dichiarazione di Yermak hanno sottolineato l’impegno dell’Ucraina a diventare un membro a pieno titolo della NATO e la loro speranza di ottenere un chiaro sostegno da parte dell’alleanza militare in questo processo.
In Ucraina, le ultime notizie riguardano la versione dei fatti fornita dal capo della Wagner, Prigozhin, sulla marcia verso Mosca, ha ribadito con un messaggio audio che non si è trattato di un colpo di Stato, ma di una protesta. Nel frattempo, il presidente Biden ha confermato il sostegno degli Stati Uniti a Kiev, indipendentemente dagli eventi russi. Il presidente Putin ha tenuto il suo primo discorso video dopo il tentativo di colpo di Stato, mentre Borrell ha annunciato che l’Unione Europea intende addestrare più di 30mila ucraini.
Nonostante le tensioni, la sede della Wagner a San Pietroburgo continua a operare normalmente, secondo quanto riferito dai soldati. Il ministro degli Esteri Lavrov ha accusato il presidente francese Macron di aver visto nell’ammutinamento un’opportunità per infliggere una sconfitta strategica alla Russia. Nel frattempo, il Cremlino ha annunciato che il presidente iraniano Rais ha espresso il suo pieno sostegno a Putin.
Kiev ha annunciato la liberazione del villaggio di Rivnopol nel Donetsk, continuando la sua controffensiva. L’Unione Europea ha quindi espresso l’intenzione di sostenere l’Ucraina in questo difficile momento, offrendo il proprio supporto attraverso l’addestramento delle truppe.
Putin ha deciso di prendere nuovamente parola e comunicare alla Russia la sua posizione.
Il leader del Cremlino ha aperto il suo discorso condannando quelle che ha definito come “azioni criminali” di chi ha messo in atto un “ammutinamento armato“. Riferendosi ovviamente alla ribellione di Prigozhin.
Putin ha voluto inoltre ringraziare tutti i russi per “aver salvato la nazione” dalla ribellione di Prigozhin che he ha definito “una rivolta“.
Il presidente russo non ha mai menzionato il capo delle milizie Wagner . Ha ringraziato anche “quei soldati e i comandanti” della milizia Wagner che “si sono rifiutati di sparare su altri russi” e ha inviato i soldati a unirsi all’esercito regolare.
Ha precisato inoltre che: “I neonazisti ucraini volevano proprio questo, che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Invece tutti i nostri militari, i nostri servizi speciali, sono riusciti a conservare la loro fedeltà al loro Paese, hanno salvato la Russia dalla distruzione“.
I mercenari del gruppo Wagner hanno la possibilità di firmare un contratto che li renderà sottoposti al ministero Shoigu, ma possono anche tornare dalle loro famiglie o recarsi in Bielorussia.
Putin ha precisato anche che: “Sappiamo che l’ampia maggioranza dei combattenti e dei comandanti Wagner sono patrioti, sono stati tirati dentro questa avventura“. Ha definito i combattenti mercenari come eroi che hanno combattuto fieramente a Bakhmut.
Ha sottolineato: “I rivoltosi volevano che i nostri soldati si uccidessero l’un l’altro, tale esito volevano anche a Kiev”. “Gli organizzatori della rivolta hanno tradito i loro compagni, questo volevano i nemici nazisti di Kiev, volevano che i soldati russi si uccidessero l’un l’altro e che alla fine a perdere fosse la Russia”.
Secondo Putin le azioni di Prigozhin come un tradimento verso la Russia ma anche verso i suoi stessi militari.
Ha spiegato di aver evitato un bagno di sangue con le decisioni prese durante la rivolta.
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