Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime della frana che lo scorso sabato – 26 novembre – ha travolto Casamicciola Terme (Ischia). La speranza di trovare ancora in vita qualcuno dei dispersi resta ormai soltanto un miraggio.
Al momento sono 8 le vittime accertate. Tra loro Giovanna Mazzella e il marito, Maurizio Scotto Di Minico, morti insieme al loro piccolo GiovanGiuseppe, nato il 4 novembre scorso. La giovane coppia si trovava a casa insieme al figlio, quando la frana ha travolto tutto, portando con sé fango e detriti. Intanto si continua a scavare per cercare gli altri dispersi. Al momento mancano all’appello 4 persone, di cui tre appartenenti allo stesso nucleo familiare. I feriti sono 4, di cui uno in gravi condizioni, 230 invece gli sfollati.
Erano a casa, come ogni sera, insieme al loro piccolo GiovanGiuseppe, nato il 4 novembre scorso, quando un’ondata di fango li ha travolti, spegnendo per sempre i loro sogni di vita e quelli del loro bambino, che si era appena affacciato alla vita. Appartengono a Maurizio Scotto di Minico – 32 anni – sua moglie Giovanna Mazzella, 30, e il loro piccolo GiovanGiuseppe, 22 giorni di vita, i corpi ritrovati sotto le macerie di quel che resta di Casamicciola Terme, travolta da una frana lo scorso sabato notte.
Maurizio aveva lavorato come cameriere, la moglie lavorava come commessa in un negozio. Il 4 novembre scorso avevano festeggiato l’arrivo del piccolo GiovanGiuseppe, morto insieme alla mamma e al papà.
L’altra famiglia sterminata dalla frana è quella di Gianluca Monti, giovane tassista, marito di Valentina Castagna, morto insieme alla moglie e ai tre figli, Michele, Francesco e la piccola Maria Teresa, 6 anni appena, trovata con addosso ancora il suo pigiamino. La loro casa è stata investita per metà dal fiume di fango. Vivevano in una casa investita solo per metà dal fiume mortale di fango. Alcuni parenti erano riusciti anche a raggiungerla, provando a chiamarli al cellulare, a cui nessuno ha mai risposto.
Il primo corpo recuperato dai soccorritori è stato quello di Eleonora Sirabella, 31 anni, che viveva insieme al marito, ancora disperso, in una delle palazzine maggiormente colpite dalla frana. Prima di essere travolta dal fango, ha telefonato al padre per chiedergli aiuto, ma il fiume dei detriti lo ha bloccato e quando è riuscito a raggiungere la casa della figlia, per Eleonora era ormai troppo tardi.
L’ha riconosciuta dalla borsa che aveva con sé, perché del viso dolce di Eleonora non è rimasto più nulla. Le persone ferite sono 4, una delle quali versa in gravi condizioni. Il numero degli sfollati ha raggiunto quota 230, ma la cifra è destinata certamente a salire, vista la situazione precaria di numerose abitazioni presenti sull’isola.
Al momento mancano all’appello 4 persone, tra loro anche il marito di Eleonora e altri due bambini. Questa mattina è stato trovato l’ottavo corpo: si tratta di un uomo, che non è stato ancora identificato. Sul posto sono giunti anche i sommozzatori. Gli altri corpi potrebbero trovarsi nelle auto trascinate dal fango e finite in mare. Soccorritori e volontari sono al lavoro per cercare di liberare le strade e le abitazioni dalla colata di fango.
La tragedia che ha colpito l’isola lascia ora spazio alle polemiche e a quello che non si poteva fare e che forse è stato fatto sulla pelle di chi a Casamicciola viveva. Il tema dell’abusivismo resta il nodo centrale, ma sempre postumo, quando accadono tragedie del genere. Il ministro dell’ambiente e della sicurezza energica Gilberto Pichetto, intervistato questa mattina ai microfoni di RTl102-5, è tornato su quanto accaduto a Casamicciola, sottolineando che:
“Contro l’abusivismo edilizio basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare, i sindaci non devono lasciare costruire”.
Intanto è stato disposto uno stanziamento di 2 milioni di euro ed è stato dichiarato lo stato di emergenza per un anno. Il vice prefetto Simonetta Calcaterra è stata invece nominata commissario per l’emergenza.
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