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L’Università di Bristol ha realizzato uno speciale drone in grado non soltanto di volare in un modo simile a quello di un uccello in planata, ma anche di atterrare con il medesimo, efficiente e preciso metodo di un volatile. Questo UAV (Unmanned Aerial Vehicle – aeromobile a pilotaggio remoto) può infatti sollevare le ali per avere una maggiore portata e stabilità durante l’approccio e il contatto con la superficie dove si dovrà posare, sia essa “ferma” oppure anche in movimento. D’altra parte non è la prima volta che la tecnologia imita la natura e anche in questo caso possiamo notare come non ci sia niente di più perfetto di quanto già comunemente si può trovare nel mondo animale.
Avete mai provato a osservare un uccello che atterra? Plana e si avvicina in modo orizzontale dove vorrà posarsi per poi aprire completamente le ali quasi perpendicolarmente al terreno per una brusca e precisa frenata. Qualcosa di impossibile per aerei con o senza pilota con ali fisse. Ma il prototipo di Bristol può ovviare al problema con questo sistema che mima in modo preciso il comportamento animale. Potrà essere applicato a diversi modelli futuri, per atterraggi più sicuri e precisi di quanto ora possibile.
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