I media statunitensi si focalizzano oggi sui contatti di Epstein, in particolare, sembra che avesse cercato di ricattare Bill Gates.
Il finanziere morto suicida in cella nel 2019 mentre attendeva un processo per traffico sessuale di minorenni, minacciò il fondatore di Microsoft di rivelare i dettagli di una relazione extraconiugale con una giovane giocatrice di bridge russa. A rivelare l’invio di queste mail è stato il Wall Street Journal ed è solo l’ultimo di una serie di articoli che riguardano la vita controversa dell’imprenditore, il quale aveva sotto scacco diverse altre personalità importanti del mondo della politica e non solo.
Le minacce di Epstein a Bill Gates
Minacciava via email Bill Gates perché sapeva della sua relazione extraconiugale con Mila Antonova, conosciuta nel 2009. Bill Gates ha ereditato dai suoi genitori la passione per il golf, il tennis e anche il bridge, disciplina per la quale la ragazza russa, che all’epoca aveva 20 anni, era arrivata in America allo scopo di seguire un progetto ambizioso: insegnare online questo gioco.
Epstein conosceva Antonova e proprio lui fu il finanziatore della sua idea. Nel 2013 i due entrarono in contatto per la prima volta tramite Boris Nikolic, all’epoca consigliere scientifico dei Gates. Gli chiese dei soldi da investire, circa 500mila dollari, che però non ottenne. Tuttavia l’anno seguente la ospitò in una casa a New York occupandosi di pagarle gli studi per diventare programmatrice informatica.
In quell’epoca il finanziere aveva già i suoi guai con la giustizia, infatti stava cercando di ricostruire positivamente al sua reputazione, distrutta da una precedente condanna per abuso sessuale di minore, realizzando una fondazione filantropica con la multinazionale JPMorgan, che si occupa di servizi finanziari.
Nel 2010 Antonova aveva postato un video molto divertente che ancora è possibile trovare in rete, dove parla con entusiasmo del bridge dicendo che è sua intenzione sfatare il mito secondo cui sia sono una cosa per vecchiette, portandolo invece all’attenzione di tutti, primo fra cui appunto Bill Gates, con cui aveva un instaurato un buon rapporto durante la sua permanenza negli Usa.
Che ruolo ha Epstein in tutto questo? Semplice, sebbene non finanziò direttamente la russa, cercò di convincere il miliardario a sostenere economicamente quel progetto, minacciandolo in diverse mail di riferire la breve relazione che c’era stata fra i due, se non lo avesse fatto.
Non è finita qui, cercava infatti di fare anche i propri interessi, infatti chiese il rimborso per i soldi che aveva speso per l’istruzione della giovane russa. Non è arrivato nessun commento ufficiale riguardo questa vicenda, abbiamo solo le parole del portavoce di Bill Gates che ha detto che Epstein cercava di sfruttare questo punto debole per minacciarlo, ma senza successo.
Dal canto suo, Antonova ha detto che non aveva idea che quest’ultimo fosse un criminale o che avesse secondi fini, si è fidata di lui perché lo credeva un uomo d’affari che voleva aiutarla ma si è detta disgustata per ciò che ha fatto.
I controversi rapporti fra i due imprenditori furono nel 2021, il motivo del divorzio fra Bill Gates e sua moglie Melinda, con cui era sposato dal 1994 e dalla quale ha avuto 3 figli. Dopo la fine del matrimonio durato 27 anni, vennero a galla nuovi dettagli della vita privata del fondatore di Microsoft, in particolare si dice che abbia avuto una relazione con una dipendente della sua azienda, durata circa 10 anni. Fu proprio lei a far avviare un’indagine interna che però non si è mai conclusa perché Gates ha lasciato il consiglio di amministrazione nel 2020.
Pare che anche la stessa Melinda sapesse che suo marito era avvezzo a questo tipo di situazioni, di certo questo ha contribuito al divorzio. La motivazione principale della separazione però rimane il giro di controverse frequentazioni di suo marito con Epstein. L’imprenditore aveva stretto legami con una cerchia importante di persone, come Bill Clinton, Donald Trump, l’ex segretario al Tesoro Usa Lawrence Summers, il capo della Cia William Burns, il principe Andrea e molti altri.
Il suicidio di Epstein
Jeffrey Epstein, morto suicida il 10 agosto del 2019, è stato un imprenditore statunitense e un criminale che più volte è stato denunciato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni. Accuse molto gravi che sono sfociate in una condanna nel 2019, formulata dalla Procura di Parigi in seguito a un’approfondita indagine.
Indagato per stupro e aggressione sessuale nei confronti di minorenni e associazione a delinquere, venne arrestato nel luglio dello stesso anno e insieme a lui rimasero coinvolti diverse persone perché non vollero collaborare, in particolare uno cercò di dare via la sua agenda personale, di cui invece l’Fbi riuscirà ad impossessarsi e da questa usciranno informazioni utili ai fini delle indagini, per individuare testimoni e vittime aggiuntive.
Molti avevano ricevuto donazioni da parte dell’uomo d’affari e quasi tutti le restituirono perché nessuno voleva essere più collegato a quell’uomo. Scoppiò un vero e proprio scandalo e pian piano vennero fuori dettagli sconcertanti.
Ad esempio, la sua compagna Ghislaine Maxwell venne intercettata mentre riferiva a un amico dell’uomo che le sue proprietà erano piene di telecamere interne, presumibilmente per registrare attività sessuali con minorenni per scopi criminali e come ricatto. Lo utilizzava spesso per tenere sotto controllo persone potenti, a cui “prestava” queste giovani donne per ingraziarsele e poi poter agire contro di loro all’occorrenza. Secondo il Dipartimento di Giustizia, Epstein teneva i filmati in un compact disc nella cassaforte della sua casa di New York, con etichette scritte a mano con descrizioni accurate di ogni rapporto.
Seguirono tante denunce da parte di ragazze che in qualche modo erano state avvicinate e manipolate dall’uomo e dalla sua fidanzata, poi filmate e ricattate. Il 23 luglio 2019, Epstein fu trovato senza sensi nella sua cella con delle lesioni al collo, probabilmente un primo tentativo di suicidio anche se riferì di essere stato attaccato dal suo compagno che era in attesa di processo per 4 omicidi.
Il personale carcerario però sospettava di un gesto volontario per togliersi la vita e infatti fu messo in regime di controllo per evitare questo. Tuttavia venne rimosso poco dopo da questa condizione e collocato in un’unità abitativa insieme ad un altro detenuto, dove una guardia lo avrebbe controllato ogni 30 minuti.
Queste procedure però non vennero seguite nella notte della sua morte. Epstein era solo, perché il suo compagno era stato trasferito e gli agenti penitenziari che dovevano controllarlo si addormentarono. Questo creò un vuoto di circa 3 ore che venne alla luce nonostante queste ultime falsificarono i documenti per non passare guai. Anche le telecamere erano fuori uso.
Epstein venne trovato morto il 10 agosto alle 6.30 ora italiana e l’autopsia confermerà il suicidio per impiccamento. Venne sepolto vicino ai genitori e per evitare atti vandalici vennero rimossi i nomi da entrambe le lapidi.