E’ considerato il primo bestseller della narrativa italiana Il Gattopardo, di cui vorremmo proporvi le frasi celebri tratte dal libro e dall’omonimo film. Pubblicato postumo nel 1958, ad un anno dalla morte del suo autore, Il Gattopardo è ormai un classico della letteratura italiana contemporanea. E’ ispirato alle vicende storiche dei Tomasi di Lampedusa, aristocratica famiglia siciliana che acquistò fama grazie all’autore del libro, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e, ovviamente, al suo successo editoriale. Vincitore del Premio Strega nel 1959, il libro Il Gattopardo divenne un film nel 1963, aggiudicandosi la Palma d’oro a Cannes ed ormai a pieno titolo tra le 100 pellicole italiane da salvare. Ma quali sono le frasi celebri del libro e del film? Eccone brevemente qualcuna.
‘Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra’.
E’ una delle frasi celebri per eccellenza, questa pronunciata dal Principe Don Fabrizio di Salina la cui figura (che nel film Il Gattopardo ha il volto di Burt Lancaster) si ispira a quella del bisnonno dell’autore, il Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, vissuto durante il Risorgimento e noto anche per le sue ricerche in campo astronomico.
Il gattopardo, invece, che dà il titolo sia al libro che al film, richiama lo stemma araldico dei Tomasi di Lampedusa, mentre, dal punto di vista zoologico si tratta di un felino selvatico che vive prevalentemente in savana.
Il Gattopardo, frasi celebri del libro
‘La recita quotidiana del Rosario era finita. Durante mezz’ora la voce pacata del Principe aveva ricordato i Misteri Gloriosi e Dolorosi; durante mezz’ora altre voci, frammiste, avevano tessuto un brusio ondeggiante sul quale si erano distaccati i fiori d’oro di parole inconsuete: amore, verginità, morte; e durante quel brusio il salone rococò sembrava aver mutato aspetto…’
(Incipit del romanzo)
Ambientato nella Sicilia del 1860, il libro Il Gattopardo narra le vicende del Principe Salina, della moglie Stella e dei loro sette figli, e della lenta decadenza della sua classe sociale, la ricca aristocrazia terriera siciliana. Questa è una delle frasi più celebri del libro, tratta dal primo capitolo:
‘È meglio un male sperimentato che un bene ignoto’.
Tra le frasi celebri del libro Il Gattopardo c’è anche questa, pronunciata dal nipote del Principe Fabrizio, Tancredi Falconeri:
‘Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi’.
A differenza dello zio, che guarda con disprezzo le truppe di Garibaldi (il romanzo inizia con l’arrivo dei Mille), il giovane si arruola volontario nell’esercito sabaudo.
In più, Tancredi, attratto dalla bella cugina Concetta che, invece, è profondamente innamorata di lui, finirà per soccombere alla splendida e ben più passionale Angelica (interpretata, nel film, da Claudia Cardinale), figlia del sindaco del paese, don Calogero Sedara.
Tra le frasi celebri del libro, vale la pena riportare anche queste:
‘L’attimo durò cinque minuti; poi la porta si aprì ed entrò Angelica. La prima impressione fu di abbagliata sorpresa […]. Sotto l’impeto della sua bellezza gli uomini rimasero incapaci di notare, analizzandoli, i non pochi difetti che questa bellezza aveva; molte dovevano essere le persone che di questo lavorio critico non furono mai capaci’.
‘L’amore? Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta’.
‘Il suo disgusto cedeva posto alla compassione per questi effimeri esseri che cercavano di godere dell’esiguo raggio di luce accordato loro fra le due tenebre prima della culla, dopo gli ultimi strattoni. Come era possibile infierire contro chi, se ne è sicuri, dovrà morire? […] Non era lecito odiare altro che l’eternità’.
‘I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria.’
‘La facoltà di ingannare se stesso, questo è il requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri’.
Il Gattopardo, frasi celebri del film
Ecco, invece, alcune frasi celebri tratte dal film Il Gattopardo:
‘O stella, o fedele stella, quando ti deciderai a darmi un appuntamento meno effimero, lontano da tutto, nella tua regione di perenne certezza?’
(Principe Salina – Burt Lancaster)
Io penso spesso alla morte. Vedi, l’idea non mi spaventa certo. Voi giovani queste cose non le potete capire, perché per voi la morte non esiste, è qualcosa ad uso degli altri.
(Principe Salina – Burt Lancaster)
‘Ma che volete da me? Sono un uomo vigoroso. E come posso accontentarmi di una donna che a letto si fa il segno della croce prima di ogni abbraccio, e che dopo non sa dire che “Gesummaria”? Sette figli ho avuto da lei, sette, e sapete che vi dico, padre? Non ho mai visto il suo ombelico. Eh? È giusto questo? Lo chiedo a voi, padre: è giusto? È lei la peccatrice!’
(da un dialogo tra il Principe Salina e Padre Pirrone, interpretato, nel film, da Romolo Valli)
‘Ma che dici? Io vorrei che questo ballo non finisse mai’.
(Angelica Sedara – Claudia Cardinale)
‘Sono almeno venticinque secoli che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche ed eterogenee civiltà. Tutte venute da fuori, nessuna fatta da noi, nessuna che sia germogliata qui’.
(Principe Salina – Burt Lancaster)
‘La mia è un’infelice generazione, a cavallo tra due mondi e a disagio in tutti e due. E per di più, io sono completamente senza illusioni’.
(Principe Salina – Burt Lancaster)
‘Il clima si vince, il paesaggio si può modificare, il ricordo dei cattivi governi si cancella. Io sono certo che i siciliani vorranno migliorare’.
(Cavaliere Chevalley – Leslie French)
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