Il giallo della scalatrice iraniana Elnaz Rekabi che ha gareggiato senza velo: “Trasferita in Evin”

La Bbc persiana, nota emittente televisiva, ha comunicato la sparizione di Elnaz Rekabi, atleta iraniana di 33 anni che lo scorso 16 ottobre ha preso parte ai campionati asiatici nella categoria arrampicata in Corea del Sud. La sua presenza ha fatto molto discutere perché ha gareggiato senza velo.

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Dagli ultimi aggiornamenti trapelati da IranWire, sito di giornalisti dissidenti iraniani la donna sarà trasferita da Seul alla prigione di Evin in Teheran.

La competizione senza velo

Nel giro di poche ore il video che ritrae la giovane atleta iraniana di 33 anni mentre gareggia nell’arrampicata è diventato virale. Il motivo per aver provocato tanta curiosità è perché la stessa ha partecipato alla gara senza velo.

Un gesto molto forte, sfidando il regime di Teheran per liberarsi dall’oppressione e da tutte quelle leggi islamiche che obbligano le donne a tenere sempre il volto coperto e indossare l’hijab.

Elnaz Rekabi, solo due giorni fa, ha preso parte ai campionati asiatici della Federazione internazionale di arrampicata sportiva a Seul che si è svolto in Corea del Sud nella settimana appena trascorsa. Nel giro di poche ore dell’atleta iraniana non si avevano più sue notizie.

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La campionessa pare essere diventata una delle prime donne ad aver gareggiato con il volto scoperto, severamente vietato nel suo Paese, commettendo una trasgressione alla regola.

Rena Zarei, il capo della Federazione iraniana di arrampicata, ha teso un tranello alla giovane donna: anziché portarla in albergo è stata trasferita all’ambasciata iraniana di Seul. L’ordine pare sia stato emanato da Mohammad Khosravivafa, presidente del comitato olimpico iraniano.

Le indiscrezioni sulla sparizione

Non si avevano più sue notizie da ieri sera. Secondo la Bbc persiana i documenti e il cellulare della donna iraniana erano stati sequestrati. La fonte IranWire ha spiegato che il capo della Federazione le aveva promesso che se lei gli avesse consegnato i suoi effetti personali, l’avrebbe riportata in Iran con i sistemi di protezione del caso.

Dal comunicato della sua sparizione, l’emittente televisiva aveva cercato di mettersi in contatto con la struttura alberghiera dove alloggiava Elnaz Rekabi insieme al tutto il team iraniano. Il Garden Seul Hotel aveva dichiarato che la campionessa avrebbe fatto le operazioni di check out nella mattina di ieri insieme al gruppo per fare rientro in Iran.

Il misfatto si è risolto grazie agli ultimi aggiornamenti della scomparsa della 33enne. Secondo il sito IranWire la donna iraniana ha anticipato di due giorni il suo rientro a Teheran per essere trasferita nel carcere di Evin su ordine dell’intelligence.

La sua rivolta in un Paese diverso dal suo ha smosso ancora una volta l’opinione pubblica, perché da diverse settimana in Iran molte donne stanno lottando contro il regime di Teheran.

 

 

 

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