“La scomparsa di un figlio non si archivia. Spero che arrivi presto la data dell’udienza perché si tratta dell’ennesima attesa prima di sapere che cosa succederà. Io sono fiduciosa perché il materiale prodotto dal mio legale e dai miei consulenti suggerisce spunti investigativi mai seguiti prima”.
Queste le parole rilasciate a Nanopress da Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli il ragazzo scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020.
Questa mattina il legale della famiglia, l’avv. Giovanna Ferrari, coadiuvato dai consulenti di parte, l’avv. Claudio Falleti, la scrivente criminologa Anna Vagli e l’informatico forense Dott. Salvatore Filograno, hanno depositato l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata per la seconda volta dalla Procura di Modena. Il giudice per le indagini preliminari si pronuncerà il prossimo 20 giugno, ma intanto i genitori di Alessandro hanno raccolto migliaia di firme affinché si continui a cercare il loro figlio. Ricostruiamo le principali tappe relative alla scomparsa.
Alessandro Venturelli, poco più che ventenne, ha lasciato la sua casa di Sassuolo il 5 dicembre 2020 e non è mai più tornato. Durante la fuga, quel giorno, ha gettato uno zainetto dalla finestra della sua casa, con pochi oggetti. Come chiavi dell’auto, un metro da sarto, un telo, uno scotch. Nella borsa, però, ha portato anche un libro che aveva iniziato a leggere dalla fine di quell’estate. Un libro dal titolo “Il potenziale del cervello quantico”. A bloccare il suo tentativo di fuga ci aveva provato Il padre, Roberto Venturelli. Ma, mentre lo aveva placato, durante un attimo di distrazione dovuto al loro cane che provava ad uscire dal cancello, Alessandro si è dileguato.
Da quel momento in poi di lui non ci sarà più alcuna traccia. E purtroppo, ancora oggi, dopo due anni e mezzo, le ricerche non hanno dato alcun esito. Per capire però dove potrebbe trovarsi oggi Alle, diminutivo con il quale viene chiamato da amici e familiari, bisogna mandare indietro le lancette del tempo. Per l’esattezza, è necessario tornare alla fine di novembre 2020. Quando la madre di Alessandro, Roberta Carassai, ha notato un netto cambiamento nel comportamento del figlio. Un comportamento mai tenuto prima che lo faceva apparire molto agitato. Sempre preoccupato di trovarsi in pericolo.
In quel periodo, un mese prima di scomparire, Alessandro aveva iniziato a segnare le targhe delle auto che passavano davanti a casa. Raccontava ai genitori di sentirsi manipolato. Ed era spaventato al punto da voler dormire nel letto proprio con la madre Roberta. Mai, però, ha raccontato o spiegato da chi fosse minacciato. Alessandro, nonostante la sua giovane età, aveva affrontato vari traumi che avevano compromesso il suo equilibrio emotivo. Il grave incidente avuto nel 2015, la perdita di un amato zio e la malattia della madre. Momenti di estrema sofferenza che lo hanno segnato nel profondo.
Alessandro è scomparso nel giro di pochi minuti. Approfittando di un breve lasso di distrazione di chi si era precipitato per fermarlo. In questo senso, è ragionevole ipotizzare che quel giorno avesse un appuntamento con qualcuno che lo stava aspettando in macchina. A seguito della formalizzazione della denuncia di scomparsa presentata dalla famiglia, la Procura di Modena ha aperto un fascicolo. Inizialmente per allontanamento volontario. E poi per sequestro di persona a carico di ignoti.
Anche gli amici, tutti sentiti a sommarie informazioni, hanno confermato le parole dei genitori e degli zii. Alessandro da tempo andava dicendo di sentirsi manipolato e di avvertire una situazione di pericolo persistente. Ma nessuno ha saputo dire da chi. Il giovane è stato cercato ovunque. Le aree boschive di Sassuolo e delle zone limitrofe sono state battute tutte. Palmo a palmo. Sono state impiegate anche squadre di cani molecolari e droni. Ma neppure questi ultimi sono riusciti a individuare qualcosa che potesse essere collegato ad Alessandro. Dopo un mese dalla fuga, un’importante testimonianza era arrivata dal cantante Raoul Casadei. Che, poco prima di passare a miglior vita, aveva affermato di averlo incontrato su una spiaggia della riviera romagnola e aver scambiato quattro chiacchiere con lui.
Nel corso delle indagini condotte in ragione del reato di sequestro di persona, sono stati ordinati ulteriori accertamenti sull’Iphone 11 appartenente ad Alessandro Venturelli. Si è scoperto che il giorno della sua scomparsa, il ragazzo ha lasciato a casa il suo smartphone e si è allontanato con un vecchio telefono. I nuovi approfondimenti sul dispositivo in questione hanno rivelato non solo la cancellazione di alcuni messaggi, chiamate e contatti, ma anche la presenza di prove che potrebbero collegarlo all’Olanda. Il consulente informatico, il Dott. Salvatore Filograno, ha scoperto tra i dati cancellati una mappa dell’Olanda e, in particolare, una mail eliminata indirizzata a un’azienda olandese con il curriculum di Alessandro allegato.
Inoltre, è stato individuato l’utilizzo della funzione di traduzione di Google per tradurre la frase “Quanto distano le vostre case da Amsterdam” in olandese. Alla luce di tali elementi, sembra plausibile considerare la pista olandese come attendibile. Inoltre, alcune segnalazioni sarebbero arrivate direttamente dai Paesi Bassi dove una donna si direbbe certa di aver riconosciuto Alessandro in un parco. Intanto, dopo il deposito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione, non resta che aspettare il 20 di giugno. Quando il giudice per le indagini preliminari sarà chiamato a decidere.
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