La decisione del gruppo Springer non è stata ben accolta dalla Deutsche Journalisten-Verband, l’associazione tedesca dei giornalisti. Secondo loro, l’email inviata ai dipendenti è stata priva di empatia, nella quale non sarebbe stato mostrato alcun sostegno per le persone i cui posti di lavoro sono in bilico.
L’Intelligenza Artificiale, dunque, sarà utilizzata per ridurre i costi e massimizzare i profitti. Secondo l’associazione, l’IA non dovrebbe mai sostituire completamente gli editori umani: i media, inoltre, dovrebbero avere la responsabilità di assicurarsi che ci sia sempre un bilanciamento tra le esigenze dell’azienda e il rispetto dei diritti dei lavoratori.
i giornalisti saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale? La risposta potrebbe essere sorprendente. Negli ultimi anni, l’avvento delle nuove tecnologie ha portato a un cambiamento radicale nella produzione di contenuti. Ma fino a che punto la comunicazione digitale può sostituire il lavoro umano dei giornalisti? Scopriamolo insieme in questo articolo!
Il giornalisti saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale in futuro?
La tecnologia sta cambiando il mondo in modo drastico e veloce. Molti lavori, che una volta richiedevano la presenza umana, ora possono essere svolti da macchine o robot. Ciò vale anche per i giornalisti, alla luce di quanto accaduto ai lavoratori di Build?
In effetti, l’intelligenza artificiale è già presente nella scrittura di notizie sportive e finanziarie.
Questo perché queste notizie seguono uno schema preciso: bisogna fare un resoconto dei dati disponibili (risultati sportivi o andamento del mercato azionario) senza dover aggiungere molte informazioni ed emozioni personali.
Tuttavia, quando si tratta di scrivere articoli più complessi – quelli che riguardano politica, cultura e società – le cose cambiano.
Qui entra in gioco la capacità umana di comprendere il contesto sociale e culturale dell’evento riportato dalla notizia stessa.
Solo un essere umano può veramente capire le sfumature della lingua parlata o cogliere i dettagli sottili del comportamento degli individui coinvolti.
Ci sono, poi, questioni etiche da considerare riguardanti la produzione automatizzata di contenuti: come controllare l’attendibilità delle fonti citate dalle macchine? Chi sarà responsabile se qualcosa va storto?
Al momento, sembra difficile immaginare che gli esseri umani saranno completamente sostituiti dall’intelligenza artificiale in campo giornalistico.
La tecnologia può sicuramente aiutare nella ricerca e nell’organizzazione delle informazioni ma – alla fine – avrà sempre bisogno di un tocco umano per arrivare alla verità.