Il giornalista britannico ostaggio dell’Isis in un nuovo video anti-coalizione

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Il giornalista britannico, John Cantlie finito nelle mani dell’Isis nel 2012 e passato dalla loro parte, riappare in un nuovo video anti-coalizione. Dopo una sparizione di quattro mesi – l’ultimo filmato risale al 19 marzo – Cantlie è ancora una volta a Mosul davanti alle telecamere per mostrare le macerie opera della coalizione.

Dopo il lungo silenzio, erano in molti a ritenere che il giornalista fosse stato ucciso e invece eccolo in un nuovo video in cui sembra, ancora una volta abbracciare la causa dell’Isis. Capelli più lunghi rispetto al solito e fisico asciutto, il reporter denuncia i bombardamenti della coalizione anti-isis che colpiscono non i jihadisti, ma i civili. John Cantlie si fa riprendere davanti a un cumulo di macerie che spiega essere quel che resta dell’università di Mosul.
“Perché la coalizione ha deciso di distruggere l’Università?” chiede l’ostaggio nel filmato, “Il livello di distruzione è assolutamente enorme. L’Università di Mosul era la più grande e la migliore dell’Iraq. Se fosse stato un sito militare, un deposito di armi o un centro di addestramento per i mujahedeen forse si poteva comprendere, ma era semplicemente la migliore università di Mosul e dell’Iraq, ora ridotta a un enorme cumulo di macerie”.
Il giornalista è stato catturato insieme al collega James Foley poi ucciso nell’agosto 2014, dal suo rapimento Cantlie si è trasformato in un reporter a servizio dello Stato Islamico.

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