Minacce per il giudice Juan Manuel Merchan, a capo del procedimento penale che vede imputato Donald Trump, per la sua famiglia e per il tribunale di Manhattan. Rafforzate le misure di protezione.
Molteplici le minacce che il giudice Merchan, la sua famiglia e il tribunale di Manhattan hanno ricevuto dopo l’udienza svoltasi martedì scorso a New York.
Continua a ricevere intimazioni anche il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, così come altri alti funzionari impiegati nel suo ufficio.
Le minacce, secondo quanto riferito da fonti vicine alle forze dell’ordine alla rete televisiva americana Nbc News, sarebbero giunte in forma di telefonate, e-mail e anche lettere.
Per il giudice e il procuratore distrettuale si è reso necessario un rafforzamento del livello di sicurezza.
L’udienza preliminare
Le minacce sono arrivate al termine dell’udienza preliminare svoltasi lo scorso martedì e che vede imputato il tycoon.
Trump, primo ex Presidente americano nella storia ad essere coinvolto in un procedimento penale e arrestato, è stato incriminato per il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Daniels Stormy che, secondo le accuse, sarebbe stato effettuato utilizzando i finanziamenti della campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca del 2016.
L’ex presidente, che è stato rilasciato senza restrizioni, è accusato anche di aver pagato un’altra donna, la coniglietta di Playboy Karen McDougal.
La prossima udienza è stata fissata per il 4 dicembre. L’inizio del processo avverrà invece nel 2024. Il PM ha richiesto la protezione dei testi.
La coniglietta Karen McDougal rompe il silenzio
Il Gran Jury del Tribunale di New York ha esaminato anche il pagamento che Trump avrebbe fatto ad un’altra donna, la coniglietta di Playboy Karen McDougal. Questa, a differenza della Daniels, ha rotto il silenzio.
Lo ha fatto affidandosi al suo profilo Instagram postando una foto di lei in montagna, in Colorado, con una didascalia a dir poco sarcastica “I’ve been out…I hope I didn’t miss anything” (“Ero fuori, speriamo di non aver perso niente”). Il riferimento è alle accuse mosse contro l’ex Presidente per aver pagato l’amica e pornostar Stormy Daniels in cambio del suo silenzio.
Il silenzio dell’ex First Lady d’America
Grande assente il giorno dell’incriminazione è stata l’ex First Lady d’America, Melania Trump, che ancora una volta ha dato prova di massima compostezza, celandosi dietro un silenzio assoluto.
Sull’atteggiamento misurato di Melania si è pronunciata anche la sua ex amica e assistente, Stephanie Winston Wolkoff. Il silenzio di Lady Trump è “deliberato, è la sua arma, la sua armatura protettiva”. Ancora prosegue chiarendo come Melania stia vivendo in una “torre d’avorio della negazione”. Ancora “Ovviamente di Stormy Daniels e sa tutto. Il suo silenzio è la sua dignità. Sarà accanto al marito come sempre fa. Non penso sia umiliata dalle relazioni” di Trump “ma è arrabbiata” dice Wolkoff con il New York Post.
La Wolkoff ha rivelato “in privato, Melania dice che le persone sono solo invidiose e che sperava che lo scandalo Stormy Daniels venisse spazzato sotto il tappeto. Il suo modo di affrontare la situazione è quello di non lasciare che i suoi sentimenti si manifestino o la influenzino. Prevedo che la rivedremo al suo fianco al prossimo evento mondano a Mar-a-Lago”.
Conclude assicurando che Melania non lascerà mai il marito. “Il loro è un matrimonio transazionale, lei sapeva a cosa andava incontro quando ha sposato Donald”.