Il governatore della Sardegna Solinas, assieme ad altri tre, è indagato per corruzione

Il governatore della Sardegna, Christian Solinas, è di nuovo finito nei guai. L’ex senatore del Partito sardo d’azione (ora confluito nella Lega di Matteo Salvini) è indagato per corruzione assieme al suo consulente in regione, Christian Stevelli, il direttore generale dell’Ufficio dell’autorità di gestione del programma operativo Eni Cbd Bacino del Mediterraneo, Roberto Raimondi, e l’imprenditore Roberta Zedda.

Sarebbero due i filoni d’inchiesta, uno riguarderebbe la compravendita, proprio dall’imprenditore, di una villa da parte di Solinas e l’altro interessa la nomina di Raimondi. Secondo quanto hanno appreso dall’Ansa, in queste ore la Guardia di Finanza ha sequestrato i telefoni e altri apparecchi elettronici del governatore e di Stevelli.

Solinas, il governatore della Sardegna, è indagato per corruzione: nel mirino anche la sua villa del Poetto

Christian Solinas, il governatore della Sardegna, è di nuovo finito nel registro degli indagati dalla procura di Cagliari. Già rinviato a giudizio nel 2022 per i reati di abuso d’ufficio e concussione, adesso è finito nel mirino della giustizia con l’accusa di corruzione e, probabilmente, anche riciclaggio.

Nelle mani del pm Giangiacomo Pilia ci sarebbero due fascicoli, uno riguardante la caparra ricevuta da Roberto Zedda, imprenditore anche lui finito tra gli indagati, l’altro sulla nomina di Roberto Raimondi come direttore generale di Eni Cbc Bacino del Mediterraneo, pure lui nel registro del pubblico ministero assieme anche a Christian Stevelli, consulente in regione dell’ex senatore del Partito sardo d’azione.

Ma riavvolgiamo un attimo il nastro. Nel primo pomeriggio, la notizia di una perquisizione a Palazzo è stata lanciata sui social dalla pagina del giornalista in pensione Mario Guerini. Nel blitz, i militari delle fiamme gialle avrebbero preso i telefoni e il tablet di Solinas e del suo collaboratore.

Secondo quanto ricostruito e riportato dall’Unione Sarda, la prima inchiesta verte sulla villa che Solinas ha comprato al Poetto, la spiaggia di Cagliari. Il 10 marzo del 2021, infatti, il presidente della regione ha pagato la casa un milione e 100mila euro da Zedda, che è l’editore di YouTg Net, il quale, però, ha anche comprato dall’ex senatore un rudere a Capoterra – valutato 35mila, ma per cui al massimo si potrebbero spendere 15mila euro. Secondo quanto riporta il rogito, l’imprenditore avrebbe versato nelle casse di Solinas 550mila euro, questo era il prezzo fissato, ma non si sa se l’ultima tranche da 175mila sia stata saldata.

Zedda, che lavora con la Regione, si sarebbe fatto avanti per il rudere attraversa l’azienda Silvia Srl, una società che “coordina, promuove e gestisce attività e servizi” per i migranti, mentre il numero uno dei sardi avrebbe chiesto per comprare la villa un prestito da 800mila euro al Banco di Sardegna.

Il secondo filone di indagini, invece, riguarda, dicevamo, la nomina di Raimondi all’Eni, nell’autorità regionale che si occupa di cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Il problema, sollevato soprattutto da Massimo Zedda, ex sindaco del capoluogo della Sardegna ma anche l’avversario di Solinas alle ultime regionali, sulla figura scelta del presidente riguarda il fatto che il nome del manager comparisse nei fogli dei cosiddetti Panama Papers, come tra l’altro ha confermato anche il suo avvocato Marco Angelini.