Dopo le polemiche degli ultimi giorni riguardo ai Pos, il governo ha fatto marcia indietro stabilendo il limite a 40 euro invece di 60.
Domani si attende l’annuncio ufficiale.
Il governo ha abbassato a 40 euro l’obbligo per l’utilizzo del Pos dopo giorni in cui si sono susseguite polemiche in seguito alla proposta di innalzare il limite a 60 euro.
Si è parlato di evasione fiscale e questo ha reso necessaria questa misura, di cui l’annuncio ufficiale è atteso nelle prossime ore.
La misura verrà introdotta a inizio dell’anno nuovo e i commercianti, autonomamente, potranno decidere di rifiutare i pagamenti con Pos che non arrivano ai 40 euro.
I costi di commissione molto alti sono il centro di questo acceso dibattito fra commercianti e clienti, ad esempio ci sono molti bar che si sono trovati ad accettare pagamenti per pochi euro, con un guadagno quasi nullo.
Dunque ora la soglia sotto la quale non scattano sanzioni in caso di rifiuto da parte dell’esercente, si abbasserà a 40 euro e si spera che questo possa essere un punto di incontro fra chi spende e chi incassa.
Dopo i rilievi critici di Bankitalia e Upb, la manovra è stata modificata e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolati, ha dichiarato che non verrà dato alito a ulteriori proteste in merito a questo argomento.
Ha inoltre aggiunto:
“si tratta di una misura di buonsenso che tutela i commercianti”.
In effetti fra le novità più importanti c’è l’eliminazione delle sanzioni che sono entrate in vigore nel mese di giugno, quando non si poteva rifiutare il pagamento elettronico.
Dal momento in cui la manovra diventerà legge, quindi dal 1 gennaio 2023, il consumatore non potrà protestare. Ogni commerciante comunque potrà decidere in autonomia.
Come ogni volta in cui si discute di questo argomento, i pareri opposti non mancano. L’opposizione ha fatto notare che la norma potrebbe alimentare l’evasione fiscale, così come quella relativa ai 5mila euro come tetto ai contanti.
Anche se la legge deve ancora essere approvata in modo ufficiale, c’è già chi rifiuta alcuni pagamenti con il Pos. Un grande eco mediatico l’ha avuto la denuncia dell’ex atleta olimpionica Silvia Salis, vicepresidente del Coni maltrattata da un tassista che non ha accettato un pagamento elettronico di 32 euro.
Questo episodio ha portato la Cooperativa Radio Taxi Genova 5966 a scusarsi pubblicamente per quanto accaduto a nome di tutta la categoria, una delle più contestate in materia di Pos proprio per vicende analoghe.
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