Per il Governo il mese di settembre è un mese pieno di obiettivi da raggiungere. Sta infatti lavorando alla manovra e nel mentre sta cercando di realizzare nuovi bonus e aiuti destinati alle famiglie con un reddito basso.
Al vaglio c’è il rinnovo dei bonus bollette introdotto a luglio e che scadrà questo mese, in più l’introduzione del bonus carburante per gli automobilisti e le famiglie in difficoltà. Entro settembre verranno anche conteggiate le risorse a disposizione per la Manovra che saranno poche e quindi indirizzate verso le priorità.
Il Governo sta lavorando alla Manovra ed ha come obiettivo quello di definire tutte le risorse disponibili entro la fine del mese, intanto però si cerca di realizzare misure e interventi che possano aiutare le famiglie in difficoltà.
Allo studio ci sono nuovi sostegni che permettano di arginare il problema del caro bollette, previsto anche un bonus benzina per poter aiutare gli automobilisti a sostenere i costi dei carburanti.
Il bonus benzina però potrebbe essere esteso anche alle famiglie in difficoltà, in particolare ai redditi più bassi. La maggioranza è al lavoro per identificare uno strumento adeguato che possa includere una platea maggiore e rappresentare un vero aiuto per le famiglie italiane.
Ci sarà poi una stretta decisiva sul superbonus con degli interventi mirati che permettano di aiutare i condomini che hanno già dato il via ai lavori. Il superbonus è un’agevolazione introdotta prima del Governo Meloni, con cui però l’esecutivo deve fare i conti.
L’idea, secondo Federico Freni sottosegretario all’Economia, è quella di fare in modo che questa agevolazione sia un aiuto per chi i lavori non può pagarli e non per chi invece ne ha la facoltà ma sceglie di sfruttare comunque il superbonus.
In ogni caso il superbonus è un’agevolazione che grava sui conti pubblici e che crea continui problemi e difficoltà, non solo al Governo ma anche a famiglie e imprese.
L’obiettivo è perciò tornare ad aprire questa misura e questo sconto in fattura solo per chi ha i redditi più bassi, una misura che per Freni è difficile da applicare perché ci sono dei vincoli costituzionali da rispettare.
Al vaglio al momento c’è una proroga di 3 mesi per i condomini che non hanno ultimato i lavori entro al fine di quest’anno, questa proroga però sarebbe attuabile solo in determinati casi. Si pensa infatti di renderla disponibile solo per i condomini che hanno già effettuato il 60/70% dei lavori previsti.
L’obiettivo di questi governo è quello di aiutare le famiglie italiane che hanno i redditi più bassi ad affrontare le spese che gravano sul bilancio famigliare ogni mese.
A fine mese è prevista la scadenza del bonus bollette inserito a luglio 2023, l’esecutivo già sta lavorando per riconfermare la misura come ha spiegato Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente.
Il nuovo decreto dovrà arrivare prima della fine del mese e quindi prima della scadenza del bonus. C’è la possibilità che nel nuovo decreto vi sia anche il bonus promesso a marzo che era destinato ad ogni famiglia senza limiti di reddito.
Il Governo al momento lavora su più campi diversi e contemporaneamente, entro la fine del mese dovrà stabilire quanti risorse disponibili ci sono per la manovra. Per questo sono previsti una serie di incontri decisivi.
Ieri, 6 settembre 2023, si è tenuto il primo incontro a Palazzo Chigi che ha visto la partecipazione dei capigruppo di tutta la maggioranza.
Un incontro che ha dato la possibilità di analizzare tutte le richieste avanzate dai partiti e vedere quali è possibile inserire nella prossima legge di bilancio.
Un incontro però che ha voluto ribadire un concetto chiaro e che il Governo da tempo ripete, le risorse sono poche quindi c’è bisogno di prudenza e perciò tutto verrà utilizzato solo sulle priorità.
Tra le priorità della Manovra ci sono il taglio del cuneo, introduzione di sostegni ai redditi più bassi, attenzione alle famiglie e soprattutto alla natalità.
La verifica dei fondi disponibili sarà eseguita entro il 27 settembre con la Nadef, intanto però entro il 10 settembre il Mef attende di ricevere proposte di risparmi, ha infatti chiesto ai ministri di effettuare dei tagli.
I settori in cui si registrano più preoccupazioni sono quello della sanità e delle pensioni. Le opposizioni si stanno muovendo affinché la sanità non subisca nuovi tagli e i sindacati si mostrano preoccupati perché al momento ci sono diversi temi non risolti.
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