Continuano le diatribe all’interno del governo a causa della questione degli extraprofitti delle banche. A quanto pare però, grazie a un’intesa con il Tesoro, il governo Meloni si è accordato per presentare un nuovo emendamento da introdurre nel dl Asset al Senato. Prevista una nuova tassa.
La principale modifica alla tassa sugli extraprofitti consisterà essenzialmente in un cambiamento del tetto al tributo.
Come riportato da Repubblica, infatti, all’interno della bozza dell’emendamento che sarà sottoposto al Senato, “il tetto imponibile passerà dallo 0,1% del totale degli attivi delle banche allo 0,26% dell’attivo ponderato per il rischio”.
La tassa sugli extraprofitti delle banche continua ad essere motivo di divisioni all’interno del governo Meloni, anche se, a quanto pare, ci si avvia verso un compromesso.
Il governo attraverso un’intesa con il Tesoro, infatti, avrebbe redatto un emendamento da inserire nel dl Asset, da presentare al Senato.
All’interno dell’emendamento è prevista una nuova tassa che apporterà diverse modifiche.
Secondo le prime informazioni, le novità introdotte all’interno dell’emendamento riguarderanno principalmente il tetto al tributo e il prelievo sugli istituti.
In primo luogo, l’ammontare della tassa sarà pari allo 0,26% dell’attivo medio ponderato. Inoltre, la tassa dovrà essere versata unicamente nel momento in cui il patrimonio dovesse essere diviso tra gli azionisti.
A quanto pare, poi, il governo ha stabilito che la somma per rifinanziare le misure per il mutuo della prima casa sarebbe compresa tra i 2,5 e i 2,7 miliardi di euro. Proprio per questo, il tetto al tributo è stato alzato allo 0,26% (soglia più alta rispetto a quella prevista all’interno dei vari emendamenti di Forza Italia, ma necessaria per mantenere il gettito di 2,7 miliardi).
Gli extraprofitti delle banche sarebbero i guadagni ottenuti nell’ultimo anno dalle banche, i quali dipendono dall’innalzamento dei tassi d’interesse stabiliti dalla Bce. Il problema è che a causa di questi extraprofitti, da un lato, le rate dei mutui sono salite alle stelle e dall’altro non sono aumentati gli interessi che le banche pagano ai clienti.
Dunque, per questo motivo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito questo meccanismo un “profitto ingiusto”.
In ogni caso, tutte le banche sono obbligate a pagare tale tassa. Questa, inoltre, è stata ampiamente criticata dalla Banca centrale europea.
La verità è che la questione degli extraprofitti è solo una delle numerose problematiche a livello economico che sta fronteggiando questo governo. Purtroppo la situazione all’interno del Paese è tutt’altro che tranquilla, proprio perché le spese a carico dei cittadini stanno aumentando vertiginosamente e di conseguenza la popolazione si trova sempre più in difficoltà, arrivando a non poter fronteggiare l’acquisto di beni di prima necessità.
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