A giugno il governatore della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato la legge sull’abbattimento dei lupi, oggi l’ha fatto anche il governo italiano.
“È un risultato importante e dimostra che le misure che abbiamo studiato per contenere il problema e intervenire in caos di necessità, sono giuste. Ora aspettiamo il parere dell’Ispra che ancora non si è espresso in merito” ha detto Arno Kompatscher commentando la mancata impugnazione da parte del Consiglio del ministri per la normativa altoatesina sui grandi predatori. La decisione è stata preceduta da trattative fra il presidente e l’assessore competente con i rappresentanti di governo a Roma.
Il governo non si oppone alla legge di Bolzano sui grandi predatori
A giugno il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, in accordo con l’assessore competente Arnold Schuler, ha approvato una legge per regolarizzare la presenza dei lupi a Bolzano. È stata poi ampiamente discussa con i vertici del governo italiano, in diversi incontri a Roma e oggi quel dialogo ha portato buoni frutti perché i ministri non si oppongono a quella legge che invece ha diviso l’opinione pubblica e scatenato il malcontento fra le associazioni animaliste.
Il piano, approvato con 25 sì dal consiglio provinciale di Bolzano, consente l’abbattimento di questi grandi predatori e la protezione della specie dall’ibridazione. Molti partiti politici si sono detti contrari, come il Movimento 5 Stelle che ha parlato di una legge atropocentrica e tramite il consigliere provinciale Diego Nicolini ha definito questo provvedimento come un qualcosa che fa comodo all’uomo, “l’animale più aggressivo in natura”.
La normativa consente il prelievo degli esemplari pericolosi, al fine di abbatterli, solo se strettamente necessario.
“Siamo riusciti ad ottenere l’appoggio del governo, convincendolo che la nostra legge provinciale sulle misure di prevenzione e di prelievo dei grandi predatori è necessaria e sensata” ha affermato il presidente. L’incontro a Roma c’è stato martedì 2 agosto, quindi due giorni fa, presso gli uffici del ministero dell’Ambiente e in vista del Cdm. In quell’occasione si sono stati diversi confronti a livello tecnico e politico e sebbene i principi della legge non siano stati messi in discussione, la Provincia ha dovuto impegnarsi a concedere all’Ispra un periodo di 15 giorni per stendere una perizia in caso di provvedimento di prelievo. Inizialmente invece il lasso di tempo per pronunciarsi sui singoli provvedimenti era di 10 giorni.
Prelevare e uccidere un lupo dal suo habitat naturale è un argomento molto delicato e ci vogliono motivazioni inconfutabili per procedere, ecco perché ogni provvedimento va preso con cautela.
Se poi l’Ispra non deciderà entro questo termine, entrerà in gioco l’Osservatorio faunistico provinciale. “Possiamo lavorare con una legge che ci consentirà di affrontare diverse problematiche presenti al numero fuori controllo di lupi nel territorio di Bolzano” ha detto l’assessore Schuler.
Le norme sono in fase di preparazione e dovranno essere valutate dalla giunta provinciale, al fine di intervenire sugli animali più problematici già prima della fine dell’estate in corso.
Dal punto di vista giuridico l’ordine di abbattimento è di competenza del presidente della Provincia ed egli può decidere se rimuovere gli animali in base alle segnalazioni ricevute.
Cosa prevede la legge
C’è da chiarire che la legge che oggi in qualche modo è stata approvata anche dal governo italiano senza opposizioni, non vuole sterminare incondizionatamente i lupi, predatori autoctoni di diverse regioni italiane, specialmente nell’area di Bolzano.
Ci sono però dei casi in cui questi animali si avvicinano troppo all’uomo, per diverse ragioni e quindi questo comporta dei seri problemi come gli attacchi al bestiame e comportamenti pericolosi che possono portare a epiloghi tragici come la morte delle persone attaccate.
Sono diversi in questi anni e anche negli ultimi mesi i grandi predatori che hanno rischiato l’abbattimento e quelli che sono stati uccisi per comportamenti ritenuti una minaccia per l’uomo. Orsi in particolare ma anche lupi, si avvicinano sempre di più ai centri abitati, lambendo le abitazioni che hanno animali da cortile e non solo.
E quando questi predatori si avvicinano troppo all’uomo, sorgono complessi dibattiti sul fatto se sia giusto o meno abbatterli. Gli animalisti dicono no, gli abitanti delle zone a rischio sono favorevoli, ma qual’è la verità? Forse non c’è e forse semplicemente le autorità dovrebbero tutelare entrambi i fronti con recinzioni o altre misure di contenimento. La legge di oggi dimostra la volontà di intervenire in difesa dei residenti ma solo se strettamente necessario, con un metodo definitivo. Gli abbattimenti avverranno dopo aver raccolto le segnalazioni e averle analizzate con attenzione.