Il governo russo ha fatto sapere di seguire con interesse la fuga di notizie Usa trapelata in queste ore. Dmitry Peskov: “Ci incolpano di tutto”.
Anche il governo russo ha commentato la fuga di notizie degli scorsi giorni trapelati dal Pentagono. E’ stato Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda, a parlare circa il possibile coinvolgimento di Mosca. Il portavoce del Cremlino afferma che la fuga di notizie è seguita ed è studiata anche dalla Russia. Intanto in Usa è cominciata la caccia alla talpa, il Dipartimento di giustizia apre un indagine. Zelensky cambia i piani di difesa.
Nel classico contesto di reciproche accuse di disinformazione, la Russia ha deciso di commentare la fuga di notizie di queste ore. Documenti sensibili e top secret, provenienti dal Pentagono, sono finti sui social scatenando polemiche, teorie, e anche interesse. La Francia nella giornata di ieri ad esempio ci ha tenuto a negare quanto scritto sulle carte rese note, di un possibile invio di truppe in Ucraina al fronte, dicendo però di non voler scendere nel dettaglio visto le “fonti non certe”.
In queste ore il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto a una domanda riguardo al fuga di documenti Usa, dicendosi interessato alla questione. Documenti che al momento sono studiati da tutti, dice Peskov, e che suscitano interesse, ma Mosca non ha nulla a che fare con tale divulgazione di documenti top secret. “Ci incolpano di tutto”, dice il portavoce: “Ormai è una tendenza”.
Negli States intanto è caccia alla talpa, mentre l’Ucraina è stata costretta a cambiare alcuni piani militari dopo la divulgazione.
Informazioni su aiuti in Ucraina, studio delle offensive della Russia sul fronte, e ancora dati sugli attacchi hacker filorussi. Tante le informazioni top secret venute a galla dopo il leak di questi giorni riguardanti il Pentagono.
La CNN inoltre ha fatto sapere, tramite una fonte vicina al presidente Volodymyr Zelensky, che l’Ucraina starebbe pensando addirittura di rivedere i propri piani di difesa dopo che le carte con dati riguardanti anche le mosse militari ucraine sono finite sui social.
Secondo indiscrezioni provenienti dagli States, sia il Pentagono che la Giustizia Usa starebbero lavorando per tentare di capire chi abbia contribuito alla diffusione di tali dati sensibili, classificati appunto come top secret.
Il Dipartimento di Giustizia, guidato da Merrick Garland, pare abbia aperto un indagine per approfondire la vicenda.
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