Il gruppo Wagner è a corto di munizioni mentre la battaglia a Bakhmut prosegue

Il conflitto tra Russia e Ucraina procede e dopo la tensione scaturita dall’episodio del drone statunitense abbattuto da Mosca e si apprende che la Polonia sarà la prima nazione appartenente alla Nato che fornirà jet militari all’Ucraina. Ora però il gruppo Wagner ha affermato di essere in difficoltà in merito alle munizioni a Bakhmut dove la battaglia continua feroce. In tutto ciò emerge il documento che rivelerebbe il piano della Russia per influenzare completamente la Moldavia con la propria influenza.

Forze armate russe
Forze armate russe – Nanopress.it

Il nervosismo è palpabile e i rapporti internazionali sono in bilico a causa delle dinamiche scaturite dalla guerra in territorio ucraino. Emergono due nette spaccature e fazioni che vedono schierate nazioni occidentali, che sostengono Kiev mentre l’alleanza di Mosca si amplia in direzione della Cina, con la quale ha stretto un’alleanza illimitata, che ha destato preoccupazione nella comunità globale.

Mentre il nervosismo e le accuse reciproche tra Washington e Mosca si intensificano, emerge che la Polonia ha deciso di fornire all’esercito ucraino jet militari ed è una scelta che ha già sollevato discussioni. La battaglia al fronte continua senza sosta e Putin ha deciso di potenziare la sua presenza militare in Siria e il presidente Assad ha deciso di offrire a Mosca anche la base navale che permette alle truppe russe di avvicinarsi al Mediterraneo.

Gli ultimi avvenimenti della guerra tra Russia e Ucraina

Il conflitto in Ucraina sta procedendo e le forze russe continuano la loro offensiva a Bakhmut, che da giorni sta procedendo senza sosta in combattimenti ravvicinati in trincea, che hanno provocato ingenti perdite tra i soldati di entrambe le fazioni.

La tensione è salita notevolmente dopo l’attacco al drone statunitense che è stato seguito e eliminato da due aerei delle forze russe e che ha segnato una pericolosa escalation e le critiche e accuse reciproche hanno infuocato i media.

Nella giornata odierna la Svizzera ha approvato un disegno di legge che introduce la possibilità di perseguire gli autori di crimini di aggressione. La notizia è arrivata soltanto poche ore dopo che l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha riferito di aver trovato motivazioni ragionevoli e tali da poter affermate che l’invasione russa rientra nei crimini di aggressione.

.Il crimine di aggressione comprende l’invasione e il tentativo di ottenere il controllo di un altro stato sovrano mediante la forza militare.

Il parlamento ha dichiarato in merito alla novità introdotta che: “L’adozione da parte della Svizzera del reato di aggressione nella sua legislazione le consentirebbe di intensificare la lotta contro l’impunità per i crimini più gravi ai sensi del diritto internazionale“.

La portavoce del Cremlino Maria Zakharova ha rilasciato una dichiarazione in merito alle affermazioni emerse sul sabotaggio del Nord Stream. Ha precisato: “Ne abbiamo ripetutamente parlato pubblicamente, anche con rappresentanti americani. E il nostro commento del 21 febbraio contiene la seguente citazione: “Da parte russa è stato sottolineato che gli Stati Uniti dovrebbero fornire spiegazioni sulle esplosioni sui gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 e non interferire con un’indagine obiettiva per identificare il autori.’ Pertanto, la risposta breve è sì “.

La Polonia invece ha deciso di compiere un passo molto importante e sarà la prima nazione della Nato a fornire jet Mig-29 all’Ucraina.

Il presidente Duda ha comunicato che fornirà all’Ucraina quattro caccia e sarà così il primo paese Nato a soddisfare la richiesta di Zelensky.

Duda ha affermato che le forze polacche sono in possesso di una dozzina di velivoli provenienti dalle ex scorte della Germania dell’est negli anni ’90.

Ha dichiarato in merito: “In primo luogo, letteralmente nei prossimi giorni, consegneremo, per quanto ricordo, quattro aerei all’Ucraina perfettamente funzionanti“.

Il leader ha sottolineato inoltre che: “Il resto degli aerei da combattimento verrebbe fornito dopo che i necessari controlli saranno stati completati.”

Le parole del leader di Wagner Prigozhin e la dichiarazione di Peskov

Le autorità statunitensi hanno rilasciato una dichiarazione in merito alla fornitura della Polonia a Kiev. Il portavoce del Consiglio di sicurezza statunitense ha riferito ai giornalisti che:  “Non cambia il nostro calcolo per quanto riguarda gli F-16, non influisce, non cambia”.

Il segretario di Stato Blinken ha affermato in seguito a una domanda che gli è stata posta dai giornalisti: “Penso che sia un errore concentrarsi su un particolare sistema d’arma in un dato momento. Ha sottolineato che è necessario fornire il massimo aiuto a Kiev e supportare la difesa attuata dalle forze armate ucraine.”

Blinken ha sottolineato: “Quindi, a seconda del sistema, ciò potrebbe richiedere una formazione significativa. Paesi diversi stanno facendo cose diverse in risposta a ciò che hanno e in base a quali sono i bisogni percepiti”.

Emerge anche che le forze armate russe abbiano cominciato una ricerca atta a recuperare parti del drone statunitense abbattuto. Il Pentagono ha rassicurato tutti spiegando che, anche nel remoto caso in cui riuscissero a reperire rottami del drone non avrebbero a disposizione nessuna tecnologia utile. La tensione aumenta sensibilmente a causa di questo incidente militare.

Gli Usa hanno anche affermato di aver avuto modo di osservare un repentino peggioramento nel comportamento delle forze armate siriane e di aver notato rotte di volo differenti e mosse sconsiderate che sicuramente coincidono con l’avvicinamento tra Putin e Assad, che ha già portato i suoi frutti e desta preoccupazione nella comunità internazionale.

Nel frattempo le autorità Usa cercano di capire se è stata una buona decisione non interrompere i voli di ricognizione che, seppur attuati di consueto, in questo preciso momento potrebbe generare un’escalation anche soltanto in caso di un incidente non intenzionale.

Il capo del gruppo Wagner Prigozhin ha nuovamente lamentato la scarsità di munizioni offerte dalla Russia. Ciò denota un certo isolamento nei confronti di chi invece combatte ferocemente sulla linea del fronte a Bakhmut.

Il comandante della Wagner ha riferito:Si stanno producendo conchiglie, ma per qualche motivo non ne abbiamo. Ma la ragione globale, penso, è la seguente. Wagner PMC è l’unità più efficace e tutti i militari lo sanno”.

Prigozhin ha precisato che avrebbe sollevato la bandiera russa a Bakhmut  nonostante la battaglia feroce e che avrebbe portato sicuramente a numerose perdite. Dopo mesi di battaglie incessanti nel quale per i Prigozhin  è riuscito a recuperare 40.000 soldati da utilizzare in battaglia ora sta tentando di ricostruire un’armata e nel frattempo accusa Mosca di volere soffocare la sua forza armata.

Prigozhin e Putin
Gli storici alleati Prigozhin e Putin – Nanopress.it

Molti analisti che hanno osservato la questione credono che la teoria di Putin sia gettare Prigozhin in pasto alla battaglia e quindi all’interno di un tritacarne anche l’armata Wagner pur ridurre la sua forza e sopprimerlo del tutto come forza politica.

Il mercenario ha dichiarato giovedì:Il merito del nostro lavoro non è che i nostri combattenti sono fatti di qualsiasi cosa, sono fatti della stessa identica carne: esattamente le stesse mani, esattamente gli stessi piedi, e il 40% e il 50% di loro sono esattamente gli stessi ex militari personale come quelli che stanno lavorando ora”.

Mercenari Wagner hanno conquistato la parte orientale della città di Bakhmut e sembra che ora siano in un momento di stallo e non riescono a contrastare le forze ucraine nel resto del territorio per poter conquistare interamente la zona. questa capacità e anche di entrata dalle poche munizioni forniture militari che la Russia offre al gruppo.  I militari Wagner stanno cercando di avanzare nella parte sia da nord ovest che da sud ovest per accerchiare le truppe ucraine ma l’impresa risulta molto complicata.

Mentre accade questo emergono anche nuove notizie sul piano che avrebbe lavorato la Russia per destabilizzare la Moldavia e è emerso un documento nel quale è scritto un piano dove sono delineate opzioni dettagliate per portare il paese  completamente sotto l’influenza russa.

Un piano segreto che fornisce indicazioni su come controllare le autorità moldave il sostegno all’infiltrazione locale di gruppi filorussi ma anche l’utilizzo della Chiesa ortodossa per indurre la popolazione ad avvicinarsi a Mosca.

Il documento è stato visionato dalla CNN e sembra essere redatto per frenare la crescente influenza occidentale verso la Moldavia che ha abbracciato a sua volta la filosofia europea. Questo è dettato soprattutto alle relazioni più strette con la NATO e dalla domanda presentata per l’ingresso nell’unione europea.

È stato ricevuto e condiviso per la prima volta per la prima volta da  VSquare e Frontstory, RISE Moldova, Expressen in Svezia, il Dossier Center for Investigative Journalism e altri.

Secondo la Cnn il documento si collocherebbe come tempistica di redazione nel 2021 e sembra provenire dalla dalla direzione della cooperazione transfrontaliera dell’FSB e il documento è intitolatoObiettivi strategici della Federazione Russa nella Repubblica di Moldavia”.

Presidente Moldavia
Sandu presidente Moldavia – Nanopress.it

Al suo interno si parla della strategia decennale per rendere più stretta l’influenza russa pertanto al suo interno sono riportate strategie come rendere la Moldavia dipendente dalle esportazioni di gas russo e creare così dissenso popolare oltre ovviamente a riprendere il controllo della transnistria dove attualmente sono di stanza 1500 soldati russi.

La problematica tra Transnistria e Russia è sorta circa un mese fa quando le forze ucraine hanno avvisato le autorità moldave di un possibile Colpo di Stato russo.  Teoria che poi è stata confermata dalle autorità moldave che hanno dichiarato che le loro indagini di intelligence avevano portato alla stessa conclusione sopra venuta dal presidente Zelensky.

Ieri il portavoce del Cremlino Peskov ha spiegato in merito alla scoperta del documento che:Non sappiamo nulla dell’esistenza di un tale piano. Non escludo che si tratti di un altro falso. La Russia è sempre stata e rimane aperta alla costruzione di relazioni di buon vicinato e reciprocamente vantaggiose, anche con la Moldavia”.

Peskov ha precitato anche che: “siamo dispiaciuti che l’attuale leadership della Moldavia stia sperimentando pregiudizi completamente ingiustificati e infondati contro Mosca”.

 

 

 

 

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