Gli eserciti di Russia e Ucraina stanno continuando la furiosa battaglia di Bakhmut e le notizie emerse parlano di scontri diretti tra truppe russe e ucraine all’interno dello stabilimento metallurgico Azom.
Nel suo discorso serale di lunedì sera 13 Marzo il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha voluto ringraziare le truppe ucraine e le loro famiglie, con particolare attenzione a ciò che sta accadendo sul fronte di Bakhmut, dove hanno perso la vita molti soldati e, nonostante la pericolosità della battaglia e la possibilità concreta di perdere la vita, l’esercito ha deciso comunque di prestare servizio in maniera eccellente difendendo il proprio territorio senza tregua con la consapevolezza però di poter soccombere.
Il capo dei mercenari del gruppo Wagner ovvero Prigozhin storico alleato di Putin, ha riferito di aver raggiunto la parte settentrionale della città e di essere all’interno dello stabilimento Azom.
Il gruppo Wagner ha raggiunto lo stabilimento Azom a nord di Bakhmut
I mercenari il gruppo Wagner, che stanno combattendo al fianco della Russia in Ucraina, hanno riferito di aver raggiunto la zona settentrionale di Bakhmut e di essere riusciti ad arrivare all’impianto metallurgico Azom.
I video apparsi oggi, martedì 15 Marzo, sul web sembrano confermare che le truppe di mercenari si stiano scontrando duramente con le truppe ucraine nel nord di Bakhmut attorno allo stabilimento Azom situato nel quartiere settentrionale della città.
Sono emerse anche e video che sembrerebbero ritrarre i combattenti della compagnia privata russa in quella che sembrerebbe una delle officine dell’impianto metallurgico.
Nel video condiviso sul web un soldato afferma di essere stato colpito ripetutamente dall’artiglieria dell’esercito ucraino.
Il mercenario ha riferito che: “Decine di proiettili colpiscono qui ogni singolo giorno. Hanno un’enorme quantità di munizioni e vengono rifornite quotidianamente. Non permettono ai nostri combattenti di alzare la testa.”
Già diverse notizie che sono emerse nella giornata di lunedì 13 Marzo parlavano di combattimenti attuati dal gruppo Wagner nelle sezioni sotterranee del compartimento Azom.
Un’analisi indipendente del campo di battaglia Bakhmut rivela che le unità russe hanno accerchiato la città sono ben distanti dalla conquista e l’accerchiamento attuale potrebbe essere vulnerabile, anche soltanto con un attacco ucraino ben assestato.
Le dichiarazioni delle autorità ucraine
Le autorità ucraine e in prima persona il presidente Zelensky non hanno nascosto già dagli scorsi giorni la difficoltà riscontrata nel opporsi al gruppo Wagner nella battaglia di Bakhmut.
Serhiy Cherevatyi, dell’esercito ucraino distanza nell’est ha dichiarato lunedì che sono stati effettuati circa 40 scontri all’interno della città nelle ventiquattr’ore precedenti alla dichiarazione. Numeri impressionanti che rivelano la ferocia dei combattimenti in atto.
Oggi lo Stato maggiore dell’Ucraina ha diramato un aggiornamento dove viene precisato che l’esercito russo sta cercando di avanzare diverse zone del Donetsk e questo “nonostante le pesanti perdite”.
A precisato inoltre che le truppe russe hanno tentato di sfondare le linee difensive dell’esercito ucraino a nord nella zona di Kupyansk.
Si tratta di una città situata nella regione di Kharkiv che è stata riconquistata dall’esercito ucraino a settembre, ma si trova comunque a pochissima distanza dalla linea del fronte.
Mentre la battaglia prosegue duramente Zelensky e il massimo comando militare ucraino hanno accettato di continuare a difendere la città di Bakhmut.
L’ufficio presidenziale ha ospitato una riunione tra il presidente, alti funzionari governativi e comandanti militari nella quale si è discusso dell’operazione in atto e delle mosse successive da intraprendere. A seguito del colloquio le autorità ucraine hanno dichiarato: “Dopo aver considerato l’operazione difensiva nella direzione di Bakhmut, tutti i membri… hanno espresso una posizione comune per continuare a mantenere e difendere la città di Bakhmut”.
mentre il due eserciti si scontrano all’ultimo sangue le autorità di chi vanno ordinato l’evacuazione di Kupiansk Dato che le forze russe si stanno riavvicinando ma, nonostante, ciò 350 bambini sono rimasti in città.
Il Cremlino ha anche risposto in merito alla notizia dell’apertura dei due casi sui crimini di guerra effettuati dalla Russia in Ucraina e ha riferito di non riconoscere la Corte penale internazionale e pertanto ha liquidato la questione velocemente.
Proprio nelle ultime ore mentre la battaglia imperversa Bakhmut, Mosca ha affermato nuovamente che la possibilità di prendere in considerazione negoziati di pace può avvenire soltanto nel momento in cui si decida di procedere a colloqui di pace mettendo in conto che l’accordo deve prevedere le regioni annesse di recente come territorio russo.
Le parole già note del leader del Cremlino raccolgono come sempre l’opposizione di Zelensky, che si rifiuta di trattare ponendo come vincolo russo l’annessione illegale di territorio ucraini.
La Polonia invece ha deciso di riflettere sul fornire o meno aerei da combattimento all’Ucraina nelle prossime quattro-sei settimane e la notizia emerge direttamente dal primo ministro polacco Mateusz Morawiecki.
Gli aerei militari che potrebbero essere inviati sono i jet Mig-29 di progettazione sovietica e questo potrebbe essere effettuato come parte di una coalizione tra Paesi.
Nonostante ciò gli alleati di Kiev stanno mantenendo una condotta cauta in merito al trasferimento di velivoli militare quindi non è possibile fornire una tempistica esatta.
Il premier ha precisato che: “Questo potrebbe accadere nelle prossime 4-6 settimane”.
Un presidente russo Putin ha invece riferito, mentre si trovava in una fabbrica dell’aviazione, in visita che la Russia si trova coinvolta attualmente in una battaglia per l’esistenza dello Stato.
Il leader di Mosca ha dichiarato: “Quindi per noi questo non è un compito geopolitico, ma un compito per la sopravvivenza della statualità russa, creando le condizioni per il futuro sviluppo del Paese e dei nostri figli”.
In risposta a una domanda sull’economia, Putin ha affermato che l’Occidente ha imposto sanzioni senza precedenti l’anno scorso, ma l’economia si è dimostrata più solida del previsto.
Specificando inoltre che: “Abbiamo aumentato molte volte la nostra sovranità economica. Dopotutto, su cosa contava il nostro nemico? Che saremmo crollati in 2-3 settimane o in un mese”.
Sottolineando che il nemico avrebbe voluto che le fabbriche si fossero fermate insieme al sistema finanziario, sperando che sarebbe crollato aumentando così disoccupazione, malcontento e che i manifestanti avrebbero protestato contro le autorità russe la sperando così nel crollo di Mosca, ma la realtà ha dimostrato quanto sia solida la Russia.
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