La compagnia militare privata Wagner ha lasciato Rostov, una città della Russia europea meridionale, tra gli applausi della folla e spari in aria. A documentarlo alcuni filmati pubblicati su Twitter e anche dalla BBC.
Altre clip in rete, invece, mostrano la folla che applaude e incoraggia i combattenti per questa loro decisione dimostrando all’intero gruppo il sostegno da parte della popolazione che li ha supportati.
Rimane calma al momento la situazione a Rostov, quartier generale del distretto militare del gruppo Wagner, i quali hanno deciso di lasciare la città della Russia meridionale tra il sostegno da parte della folla che li ha applauditi.
Una decisone, secondo il New York Times, presa già da mercoledì scorso da Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari Wagner, il quale aveva informato già da giorni le autorità statunitensi in merito a questa decisione. Quest’ultima seguiva da tempo le tensioni tra Prigozhin e i vertici militari russi, compreso il ministro della Difesa Sergei Shoigu.
Secondo l’agenzia statale russa Ria Novosti, all’indomani della resa dei combattenti del gruppo Wagner, la situazione a Rostov pare stia tornando alla normalità. A documentarlo sono dei filmati nei pressi dell’installazione militare: nella stessa strada che ieri era stata presa d’assalto da carri armati adesso circolano auto, ci sono persone e un operatore ecologico sta ripulendo l’asfalto.
La decisione presa nelle ultime ore dai combattenti del gruppo Wagner, sta mettendo a dura prova il Cremlino che si trova ad affrontare una situazione instabile secondo l’Istituto per lo studio della guerra. Putin, infatti, dovrà essere in grado nel prendere una decisone nel breve tempo possibile.
La decisione degli uomini di Yevgeny Prigozhin, per gli analisti, è sinonimo di fallimento danneggiando in maniera non indifferente il governo russo e lo sforzo bellico di questi mesi.
“La ribellione ha messo a nudo la debolezza delle forze di sicurezza russe e ha dimostrato l’incapacità di Putin di usare le sue forze in modo tempestivo per respingere una minaccia interna, erodendo ulteriormente il suo monopolio sulla forza”.
Queste le parole scritte dagli analisti dell’Istituto per lo studio della guerra. Secondo il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, in una intervista rilasciata al Messaggero, la fine della guerra, dopo le ultime notizie provenienti dalla Russia, è vicina.
“il fronte russo è più debole di ieri, mi auguro che adesso la pace sia più vicina. Attendiamo di capire le prossime mosse della Russia in Ucraina”.
Queste le sue parole dichiarate, spiegando che ormai è terminato il mito dell’unità della Russia di Putin.
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