Il leader bielorusso Lukashenko è in visita a Pechino su invito di Xi Jinping

Il presidente della Bielorussia Lukashenko si trova a Pechino in visita di Stato. Il viaggio durerà tre giorni e permetterà, così, al capo di Stato di intrattenere legami e progetti, ancora più stretti, con il presidente cinese Xi Jinping. Una visita che ha fatto discutere ancora prima di essere effettuata, in quanto è stato notato un avvicinamento tra Cina e Bielorussia con la storica alleata, da cui dipende Lukashenko, ovvero Mosca e questo, collocato all’interno del contesto politico attuale e del conflitto in Ucraina, ha destato una leggera preoccupazione internazionale.

Lukashenko e Jinping
Lukashenko e Jinping – Nanopress.it

Il presidente bielorusso ha raggiunto Pechino e la visita si protrarrà da oggi 28 Febbraio fino a giovedì.  Ovviamente l’incontro è osservato speciale dall’estero e, come sopracitato, a causa del conflitto in Ucraina. Proprio negli ultimi giorni il capo di Stato Jinping ha proposto un piano di pace, costituito da dodici punti, accolto con scetticismo, per provare ad andare incontro a una risoluzione pacifica della guerra in Ucraina. Ma l’incontro odierno è preceduto anche da un accordo siglato tra Russia e Cina nelle scorse settimane, che prevede una partnership illimitata che ha sollevato molta preoccupazione e che vede, ora, subentrare anche lo storico alleato di Putin Lukashenko e mostra dinamiche geopolitiche, ben chiare e note, che cercano di estromettere quanto più possibile l’Occidente.

Lukashenko e la visita a Pechino su invito di Xi Jinping

Il presidente Lukashenko, su invito del presidente cinese Xi Jinping, si è recato in Cina per una visita che lo vedrà impegnato sul territorio dal 28 Febbraio al 2 di Marzo. Il viaggio del capo di Stato bielorusso è stato organizzato in occasione decimo anniversario della Belt and Road Initiative. Collaborazione bilaterale tra le due potenze che prosegue da tempo.

La Cina sta ora concentrando le proprie forze verso una ripresa economica, a seguito dell’ottimizzazione della politica zero covid, e ha deciso così di stringere rapporti più profondi con Putin e Mosca. Jinping ha invitato Lukashenko, proprio dopo aver incontrato le autorità russe ma anche le autorità di Teheran, e sembra completare con lui un’alleanza fatta di un passato comune e ideali condivisi.

Senza tralasciare l’ostilità verso le nazioni occidentali e verso gli Stati Uniti in particolare che accomunano  le nazioni che si sono ora coalizzate in maniera più stretta che mai.

Nonostante i rapporti tra Minsk e Pechino siano già molto stretti una maggiore collaborazione il cooperazione tra alleate significa portare avanti un piano comune di sviluppo produttività e assistenza militare che, osservando l’attuale conflitto in Ucraina, rende la questione preoccupante per le nazioni occidentali.

L’occidente è preoccupato di una possibile alleanza militare contro l’Ucraina o anche di un’offensiva che vada a colpire anche Paesi occidentali, attualmente non inseriti nel conflitto.

Mentre le nazioni occidentali manifestano la loro preoccupazione, l’unione tra Cina e Bielorussia si rafforza sempre più.

Ulteriore stretta nei rapporti tra Bielorussia e Cina

Lukashenko ha elogiato Il ruolo sicuramente predominante della Cina negli affari internazionali spiegando che nessuno può attualmente contenere la sua crescita e che nessun problema al mondo può essere risolto senza il contributo delle autorità di Pechino.

Il leader bielorusso ha anche appoggiato le autorità cinesi che hanno riferito come uno spettacolo mediatico il recente abbattimento del pallone spia cinese, che secondo Washington stava raccogliendo informazioni da molto tempo con la supervisione di Pechino.

Lukashenko ha dichiarato all’agenzia di stampa di Stato Xinhua:Ho i ricordi più caldi e gentili della mia prima visita in Cina, delle mie prime impressioni sul paese e della mia collaborazione con i leader della Repubblica popolare cinese. Nessuno può fermare l’ascesa della Cina.”

Si è anche espresso a favore del documento proposto dal governo cinese per arrivare a una soluzione di pace tra Russia e Ucraina. Xi ha portato avanti una campagna di promozione rivolta a colloqui di pace tra Kiev e Mosca, dopo aver ricevuto moltissime accuse che rivelavano la possibilità, secondo l’amministrazione usa, di un coinvolgimento cinese nell’inviare forniture militari letali alla Russia.

Lukashenko, oltre ad essere uno dei più fedeli alleati di Putin, è anche notoriamente contrapposto agli ideali statunitensi e alle nazioni occidentali, ha attirato a se, in maniera ben consapevole, dopo aver accettato di far utilizzare alle truppe le Mosca il territorio  bielorusso per attaccare le truppe di Kiev.

Lukashenko ha dimostrato il proprio appoggio apertamente mentre Xi ha deciso di fornire supporto senza esporsi in maniera così evidente alla Russia. Oggi martedì 28 Febbraio il quotidiano di Stato cinese Global Times ha riferito che la Bielorussia è stata offesa e poco considerata dall’Occidente, in quanto definita un piccolo alleato di Putin e ha precisato inoltre che le nazioni occidentali hanno travisato l’alleanza e la vicinanza dei leader dato che osserva i colloqui attraverso una lente di parte.  Precisando che la stessa lente di parte è quella che ha suggerito alla comunità internazionale che l’espansione cinese e il suo sviluppo siano un problema globale da gestire.

Il quotidiano nazionale cinese riporta esattamente che: “Questo punto di vista mostra mancanza di rispetto per la Bielorussia punto non solo ha una mentalità molto ristretta ma riflette anche l’integrità di ipocrisia di alcune élite politiche occidentali nei confronti della pace. Non aggireremo mai un paese solo perché agli Stati Uniti o ad altri non piace punto questo è l’approccio giusto che si conforma veramente alla tendenza della globalizzazione e allo spirito delle diversità.”

Proprio durante la visita del presidente in territorio cinese emerge la questione del gruppo dei militanti dell’opposizione bielorussia di Lukashenko, che hanno distrutto come protesta un aereo russo parcheggiato all’aeroporto di Machulishchy. Azioni duramente condannata dal presidente che durante una riunione hai chiesto ai vertici del ministero dell’Interno, dell’esercito e del KGB di mantenere una disciplina molto più severa.

Lukashenko Alexander
Alexander Lukashenko – Nanopress.it

Ha riferito: “Dobbiamo vigilare su ogni minima aggressione contro il nostro stato punto voglio la disciplina più dura vi chiedo ed esigo che seguiate gli ordini. Tutto il resto è a carico mio”.

Troppo in questi momenti le alleanze prendano forma e si plasmano e riveleranno come la geopolitica abbia un ruolo fondamentale così come gli ideali che riescono a scontrarsi fortemente e a contrapporsi con le esigenze economiche e produttive necessarie per proseguire nell’espansione di ogni singolo stato.

Il rapporto tra Cina e Bielorussia è notevolmente forte e profondo ed ora da molti anni ma, ora, sta andando incontro a una nuova visione condivisa che si prospetta in disappunto con quella occidentale.

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