Erano anni che Amadeus corteggiava Chiara Ferragni. E quest’anno è riuscito a portarla sul palco dell’Ariston per ben due sere: la prima e l’ultima.
Passato il primo scoglio, e affrontata per la prima volta la temutissima scala che porta sul palco più famoso d’Italia, si può già dire che una delle donne più influenti nel mondo del fashion se la sia cavata proprio bene. Il suo discorso, una lettera a Chiara bambina, è stato particolarmente divisivo. Ma quali erano le emozioni provate dall’influencer di Cremona?
Nel corso della prima entrata, quella in cui indossava l’abito con un messaggio sulla schiena, la Ferragni ha lasciato presagire segnali di comprensibile disagio. Sguardo rivolto alla scalinata anziché alla platea, mani con presa sicura sull’abito in cerca di un qualche conforto. Passo deciso e controllato. L’emozione da prima volta ha avuto sicuramente la meglio. Veniamo, però, al momento più significativo della prima serata.
Il linguaggio del corpo di Chiara Ferragni durante la lettura del suo monologo
Chiara Ferragni ha percorso la scalinata del teatro Ariston pienamente a suo agio. Postura dritta, passa disinvolto e deciso. Sicura non solo nell’abito dipinto delle sue forme, ma anche del messaggio carico di emozioni che di lì a poco avrebbe pronunciato.
Dal punto di vista del linguaggio paraverbale, che analizza le emozioni basandosi sulla voce, Chiara era visibilmente commossa quando leggeva la lettera rivolta alla bambina che è stata. La voce era bassa, quasi tremava. Lievemente impacciata, ma al tempo stesso desiderosa di manifestare quanto sia consapevole di dove è arrivata e di tutta la strada che ha percorso. Insomma, la voglia di esserci. Una voglia che la spinge a guardarsi indietro e a puntare il dito nei confronti dell’ex fidanzato, colpevole negli anni di essersi attribuito i meriti del suo successo. Rabbia, ma anche orgoglio. Orgoglio di chi sa di avercela fatta da sola. Con le proprie forze, la propria passione ed il proprio talento.
Con il linguaggio del corpo, poi, conferma ciò che dice con le parole. Sorride poco con la bocca, ha gli occhi fissi sul testo che denotano profonda concentrazione. I movimenti delle sopracciglia erano a malapena percettibili. Nessun movimento che faccia trasparire paura o insicurezza. Chiara su quel palco si piaceva e voleva che tutti lo sapessero.
Ma anche la fierezza di portare un messaggio così importante davanti a milioni di persone. Sul finale del discorso l’emozione, però, sembra avere la meglio. Una voce quasi rotta dal pianto e l’orgoglio di rappresentare tante donne, che un giorno sono state bambine proprio come lei e che sognano di realizzare i propri sogni.
Divide, perché come spesso accade a chi ha fatto successo, accanto a un numero gigantesco di fan e follower – più di 28 milioni su Instagram –, c’è un numero elevato di hater, gli odiatori del web. Ma se il personaggio può dividere, non può certo farlo il messaggio: un invito a crederci, sempre, e a lottare per raggiungere i propri obiettivi. Esattamente come è stata in grado di fare lei.