Il maltempo in Emilia Romagna sta causando danni inestimabili. Attualmente nella zona di Forlì-Cesena e Cesenatico sono stati trovati tre morti e circa quattro persone risultano invece disperse. La situazione è critica anche a Bologna con il torrente sotterraneo Ravone che è esondato.
Il maltempo di queste ultime ore ha causato enormi danni in Emilia Romagna. A quanto pare ben tre persone sono morte nella zona tra Forlì-Cesena e Cesenatico. Numerosi i danni alle varie città emiliane, inoltre ben quattro persone all’interno della regione risultano disperse.
La pioggia e il maltempo non danno tregua alle persone che vivono in Emilia Romagna. Infatti, i forti fenomeni atmosferici che si stanno verificando stanno causando enormi danni alle città e alla popolazione emiliana.
Il dato più grave è che nella zona Forlì-Cesena, Cesenatico, ben tre persone hanno perso la vita.
Tra le vittime vi è un uomo di 70 anni, un uomo annegato nella sua abitazione e un altro uomo trovato morto in spiaggia a Cesenatico. Inoltre, vi sono ben quattro dispersi.
A Bologna invece, il fiume sotterraneo Ravone è esondato allagando una delle strade principali in città. Ma non solo, all’interno della regione vi sono stati circa 14 fiumi esondati. L’appello lanciato dalle autorità è quello di cercare di rimanere in casa e ridurre il più possibile gli spostamenti.
Intanto i soccorsi stanno lavorando senza soste per tentare di risolvere le problematiche causate dall’eccessiva fuoriuscita di acqua e soprattutto per cercare di ritrovare le quattro persone che attualmente risultano disperse.
Inoltre, anche Autostrade, attraverso Isoradio, ha consigliato vivamente di non passare sull’autostrada A14 nel tratto romagnolo. L’autostrada rimane in ogni caso aperta per i mezzi di soccorso, ma si consiglia di non transitare.
Questo anche perché a Faenza l’acqua è transitata sulle corsie dell’autostrada.
Di seguito al maltempo che si sta abbattendo in queste ore in Emilia Romagna, si stanno verificando situazioni poco piacevoli e soprattutto complicate da gestire.
Titti Postiglione, vice capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha spiegato a Rai News che l’area coinvolta dall’alluvione è estremamente vasta e che proprio per questo è veramente difficile controllare e gestire tutte le problematiche che stanno sorgendo.
“Il servizio nazionale è dispiegato in tutta la sua capacità, una macchina complessa in una attività capillare e in un complesso davvero difficile”.
Ha affermato Postiglione, aggiungendo che sono diversi gli scenari da affrontare. A partire da persone evacuate, di cui molte hanno fatto ricorso a strutture collettive, fino ad arrivare a persone che non volevano lasciare le proprie abitazioni.
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