Il Manchester City batte l’Inter 1-0 con il gol di Rodri e vince la sua prima Champions League: svanito il sogno per i nerazzurri.
Il Manchester City batte l’Inter nella finale di Champions League di Istanbul. Pep Guardiola torna a trionfare nella massima competizione europea, con il City che diventa la seconda squadra inglese della storia a conquistare il treble. Svanito il sogno per l’Inter di Inzaghi, che dopo essere andata in svantaggio ha anche avuto diverse occasioni – alcune clamorose – per pareggiare la partita. Ancora decisivo lo spagnolo Rodrigo, andato a segno al minuto 68.
Inter-Manchester City 0-1: sconfitti in finale i nerazzurri
I narazzurri si fermano a Istanbul, come lo avevano fatto i cugini nel 2005. All’inter non riesce l’impresa di battere un grande Manchester City, che ha meritato la vittoria ma che ha anche saputo soffrire. A dimostrazione che una partita secca poteva regalare una chance all’Inter, che comunque è partita sfavorita, le occasioni per andare a segno per gli uomini di Inzaghi sono arrivate, soprattutto dopo il vantaggio di Rodri, alcune anche piuttosto clamorose.
Dal 70′ in poi sono due le palle gol per l’Inter, in particolare con Lukaku e Di Marco. Anche Foden aveva sfiorato il gol del 2-0 dopo una giocata clamorosa, ma la coppa va a Manchester alla fine, meritatamente, anche dopo il cammino dei citizens che sulla loro strada hanno incontrato e sconfitto squadre del calibro di Bayern Monaco e Real Madrid.
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Il City vince il treble, ed è la seconda volta per una squadra inglese dopo il Manchester United Ferguson del 1999. L’Inter non riesce nel miracolo di riportare la coppa a Milano dopo 13 anni. Onore comunque a Lautaro e compagni, che hanno avuto il merito di rimanere sempre in partita fino al 95esimo, sfiorando anche un clamoroso pareggio che avrebbe cambiato sicuramente l’inerzia della gara da lì in avanti. Dopo il vantaggio infatti i citizens hanno dato l’impressione di essersi limitati a portare la gara al 90esimo.
Gli higlights della partita
Nel primo tempo è il City ad avere il pallino del gioco, anche se il possesso palla alla fine risulta abbastanza sterile. La prima occasione della partita è di Bernardo Silva, che entra in area calcia e sfiora l’incrocio dei pali con un sinistro a giro che fa correre un brivido sulla schiena dei tifosi dell’inter. Ed è anche l’unico della prima frazione. Haaland viene annullato dalla gabbia di Bastoni e Acerbi, che reggono bene l’urto fisicamente non facendolo mai girare di spalle. E’ Stones, migliore in campo senza ombra di dubbio, uomo ovunque, capace di difendere, coprire gli spazi e proporre gioco a dettare i tempi della squadra inglese.
Anche l’Inter crea gioco e si fa viva pericolosamente dalle parti di Ederson, che non riesce a dare la sicurezza con l’impostazione dal basso che invece propone dall’altra parte Onana. Non ci sono però vere occasioni nel primo tempo per Lautaro e compagni, che comunque vanno negli spogliatoi con una consapevolezza: il City è battibile.
A pochi minuti dall’intervallo infatti la prima possibile svolta. Il faro del centrocampo di Guardiola, De Bruyne, si accascia e chiede il cambio. Una vera mazzata, anche psicologica, per il City che però dopo l’ingresso di Foden non perde il predominio.
Il secondo tempo si apre con un Inter sempre viva, ma è ancora il City ad avere il predominio territoriale. Dopo alcune incursioni, di Bernardo Silva, gli uomini di Guardiola trovano dopo 20 minuti di tatticismi, finalmente lo spiraglio. Una verticalizzazione di Akanji trova il portoghese, che crossando al centro provoca un assist involontario ma perfetto per Rodri. Lo spagnolo segue l’azione e aprendo il piattone piazza la palla alla sinistra di un incolpevole Onana.
Dopo una incredibile giocata di Foden, è l’Inter a cercare disperatamente il pareggio. La palla gol arriva subito con Di Marco, che in un’azione confusionaria si ritrova a colpire di testa in area. Il numero 32 colpisce però la traversa, ma la palla gli torna incredibilmente indietro. Ancora il terzino calcia di testa, ma trova l’opposizione del suo compagno Lukaku, appena entrato.
Il Belga non solo non incide, ma si fa protagonista di un’altra azione che avrebbe riaperto la partita in negativo. Lukaku viene servito di testa da Gosens, ma solo davanti a Ederson spara di testa proprio sul portiere brasiliano. Una serataccia, dopo quella della finale di Europa League contro il Siviglia e dopo i clamorosi errori in nazionale per il numero 9, con l’Inter che alla fine si arrende, ma lottando fino al 95esimo.