Il Manchester City è matematicamente campione d’Inghilterra dopo la sconfitta dell’Arsenal contro il Nottingham Forest.
Il Manchester City è campione d’Inghilterra. L’Arsenal cade, perdendo fuori cassa contro il Nottingham Forest per 1-0. E’ il nono titolo per i citizens, il quinto sotto l’era Guardiola. Adesso Pep punta al triplete, ma prima c’è la finale di FA Cup contro il Manchester United. Onore all’Arsenal di Mikel Arteta, che si arrende dopo aver sfiorato il cielo con un dito: galeotto il mese di aprile per i gunners.
Il Manchester City vince il suo 9° titolo d’Inghilterra senza nemmeno scendere in campo. I citizens infatti dopo la sconfitta dell’Arsenal ai danni del Nottingham Forest diventano imprendibili per gli uomini di Arteta, fermi a 81 contro gli 85 di De Bruyne e compagni.
Successo davanti alla tv per gli azzurri di Manchester, che completano la loro settimana perfetta tra la conquista della finale di Champions League e titolo nazionale. Era nell’aria, certo, visti i 4 punti di vantaggio e le tre partite rimanenti in Premier League. L’Arsenal avrebbe dovuto vincere entrambe le gare rimanenti, sperando in un doppio incidente della squadra di Pep Guardiola.
I Gunners però, nonostante il dominio in casa dei 16esimi in classifica, gli 11 tiri in porta e la clamorosa statistica nel possesso palla (82%) non sono riusciti nella serata di oggi a ribaltare il gol di Awoniyl arrivato al quarto d’ora del primo tempo, dicendo addio a ogni speranza di vittoria, stavolta matematicamente. Un sogno infranto per i londinesi di Mikel Arteta, che hanno condotto in testa al campionato per tantissime giornate, salvo inciampare sul più bello.
Merito al City di aver recuperato nonostante a un certo punto l’Arsenal era sembrato imbattibile, dando il colpo di grazia nello scontro diretto dello scorso 26 aprile finito 4-1 all’Ethiad. Il definitivo sorpasso era arrivato poi il 30 aprile, con la vittoria contro il Fulham, mentre Arteta si ferma a un passo dalla vittoria del campionato che a Londra sponda guneners manca da ormai dal 2004.
Proprio il mese di aprile è stato fatale per i londinesi, che hanno visto sprecare tutto il vantaggio accumulato nel giro di tre gare. Prima il pari contro il Liverpool per 2-2, rimontati dal 2-0. La settimana dopo stesso scenario, stavolta contro il West Ham. Avanti di due reti al 10′, rimontati 2-2. Quattro punti persi che diventano 6 in tre giornate, con il pari di Southampton.
Rimane in ogni caso il merito degli uomini di Arteta di aver sfiorato una vittoria che sarebbe stata clamorosa, vista la differenza tecnica con i “marziani” di Pep. Una lotta al vertice inedita che ad un certo punto aveva visto proprio i gunners favoriti, grazie a un grandissimo calcio e grazie al suo allenatore che proprio di Guardiola era stato l’allievo ai tempi del City, quando aveva ricoperto il ruolo di allenatore in seconda. Adesso però verosimilmente punteranno al triplate.
Il prossimo step della fino a questo momento incredibile stagione degli Sky Blues è infatti la finale del 3 giugno di FA Cup, in un derby che si prospetta infuocato contro il Manchester United. Qualora Guardiola dovesse portare a casa anche la coppa nazionale più prestigiosa d’Inghilterra, contro i rivali storici, si presenterebbe a Istanbul contro l’Inter per realizzare a questo punto il suo secondo triplete in carriera.
Durante la stagione 2008-2009 infatti il Barcellona di Guardiola vinse tutto, Copa del Rey, Champions League (contro lo United a Roma) e Liga. Contro l’Inter il tecnico dunque non andrà a caccia solamente della sua prima Champions lontano dal Camp Nou – dopo aver fallito la final del 2021 contro il Chelsea – ma anche di un qualcosa di storico e forse irripetibile per il club inglese che adesso domina in Europa, ma che ha una storia ancora breve.
Intanto per Guardiola è l’11esimo titolo nazionale della sua carriera, dopo aver vinto la Liga tre volte, sempre tre volte la Bundes Liga in Germania con il Bayern e cinque la Premier League. Più del 50% dei titoli nazionali vinti dal Manchester City (come detto nove in tutta la sua storia) portano la firma dell’allenatore spagnolo, che è entrato ormai di diritto non solo nella leggenda del club, ma definitivamente del calcio inglese.
Compito arduo per l’Inter, mettere i bastoni tra le ruote ai citizens che hanno voglia di vincere tutto, ma non impossibile.
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