Sta settimana è stata quella dei derby che tutti aspettavano: er derby della Capitale e, soprattuto, er derby d’Italia. Dovevano esse du’ partite spettacolari, incerte e combattute. E invece… c’ariveremo. So successe pure tante altre cose però: dall’ esonero del maestro Giampaolo al ritorno delle grandi in Coppa Italia. Insomma gli argomenti non mancano, annamo a scoprì subito tutto er mejo (e pure er peggio) della settimana calcistica.
L’Inter spegne la Juve
Poche volte negli ultimi anni er derby d’Italia era stato così atteso. Co’ la Juve in striscia positiva e l’Inter un po’ in difficoltà, poteva esse er segnale definitivo der ritorno bianconero pe’ lo Scudetto ( n’artra volta). E invece gnente de più sbagliato. Non solo ha vinto l’Inter, ma non c’è stata proprio partita. La Juve non ha mai strusciato palla, Ronaldo pareva er fratello scarso de Lasagna e Frabotta sta ancora a cercà Hakimi sulla fascia. Na debacle. Dall’altra parte l’Inter ha fatto la partita perfetta, co Barella in versione scheggia impazzita e Vidal che (come spesso succede ner mondo der pallone) s’è svejato dar torpore proprio contro la sua ex squadra. Mo l’Inter fa davvero sul serio…
Roma annientata nel derby
Se er derby d’Italia non ha avuto storia, er derby della Capitale…manco. All’Olimpico la Roma s’è scordata che ce stava la partita e nun s’è presentata in campo. La Lazio ha fatto come je pareva dall’inizio alla fine senza riceve nessuna opposizione. Anzi Ibanez c’ha pure messo der suo pe’ lancia in porta Immobile pe’ il primo goal. Poi c’ha pensato Luis Alberto a chiude la partita co’ una doppietta da Mago. Ancora ‘na volta la Roma nelle grandi partite ha preso una de quelle botte difficili da superare. Grande co le piccole, piccola co le grandi. La classifica sorride ancora ai giallorossi, ma Fonseca deve trovà ‘na soluzione se vole puntà alla Champions. Anche perchè pure la sottovalutata Lazio de Inzaghi è tornata a fasse sotto.
Coppa Italia: che fatica!
“Ao oggi ce sta la Coppa Italia” “ma che davero? m’ero scordato che esisteva”. Ogni anno, più o meno de sti tempi, va in scena sta conversazione. Sto trofeo non se lo fila mai nessuno, poi però dalle semifinali in poi diventa un po’ come la Champions League. Pure le squadre e gli allenatori sembrano pensalla allo stesso modo e infatti mandano in campo puntualmente le riserve delle riserve. Quest’anno non fa eccezione e le grandi squadre hanno fatto ‘na bella fatica a passà er primo turno pure contro avversari alla portata. Ma alla fine, de riffa o de raffa, tra rigori e goal al 120’, so passate tutte (per ora). E dalla prossima se comincia a fa interessante.
Napoli: game, set e match
Er Napoli gioca a tennis co’ la Fiorentina. Set perfetto, 6-0, e tutti a casa. E pensà che all’inizio (sull’1-0) la Viola ce stava a crede e ha pure creato un po’ de occasioni. Ma poi la squadra de Prandelli s’è vista arrivà la furia de un Napoli che quando je gira bene nun fa sconti a nessuno. Guidati da un Insigne strepitoso, gli azzurri hanno annientato un avversario che continua a faticà da morire. Co questo Napoli non ce n’è per nessuno, ma finora questo Napoli s’è visto a singhiozzo. Se riesce a trovà continuità, ecco n’artra seria pretendente pe’ lo Scudetto.
La cacciata del Maestro
Alla fine doveva succede. Er Torino annava troppo male pe’ potè continuà così. Tocca ammetelo: er maestro Giampaolo quest’anno non c’ha capito molto. Già er Toro sta in zona retrocessione, se poi non riesci manco a fa un goal contro lo Spezia che sta in 10 dall’inizio della partita, er destino è segnato. E allora salutamo er sor Giampaolo e diamo er benvenuto a Davide Nicola. I tifosi der Toro sperano che quantomeno possa fare meglio der suo predecessore. Beh ce vole poco…