Alla fine è successo. L’Inter de Conte supera er Milan e vola in testa alla classifica. Ovviamente gnente è deciso. Er campionato è più aperto che mai e la classifica, visti pure gli altri risultati, s’è accorciata ancora de più. La lotta pe’ Scudetto ed Europa non è mai sata così aperta e sarà così fino alla fine (speramo). Comunque sta settimana non è successo mica solo questo, me pare ovvio. Ecco tutto er mejo della settimana calcistica.
Lukaku trascina l’Inter
Impossibile non partì dalla vittoria dell’Inter che, come detto, porta la squadra de Conte ar primo posto. La partita co la Lazio nun era semplice ma come ar solito c’ha pensato lui, Romelu Lukaku. Praticamente er belga l’ha vinta da solo, i compagni se lo so guardato mentre faceva er bello e er cattivo tempo. La cosa che fa più ride è che la giocata più bella e straripante è stata quella dell’unico goal che alla fine non ha segnato lui. Ma insomma dopo ‘na galoppata der genere e ‘na palla a du’ metri dalla porta vota, se ce stavo io ar posto de Lautaro segnavo uguale. E insomma l’Inter è prima. Nun succedeva da un bel po’ de tempo (a questo punto der Campionato). L’urtima volta? L’anno der Triplete…sarà de buon auspicio?
Milan, cos’è successo?
Se l’Inter è riuscita a prendese il primo posto, er “merito” è pure der Milan. La squadra de Pioli ha perso malamente contro un ottimo Spezia. Senza dubbio è stata la peggior partita der Milan de quest’anno, ma proprio de gran lunga. Manco un tiro nello specchio della porta in 90 minuti, ‘na roba veramente brutta. Viene da chiedese che sia successo a sta squadra pe’ tirà fuori ‘na prestazione der genere. Ma se sa, ‘na brutta gioranta può capità a tutti, prima o poi doveva succede pure a loro. Alla prossima c’è er derby e probabilmente sarà er derby più importante e sentito da tanti anni a sta parte. Servirà sicuramente n’artro Milan.
Coppa Italia, ecco le finaliste
Er magico tabellone senza senso della Coppa Italia sta settimana c’ha regalato i nomi delle finaliste. Infatti se so giocate le semifinali de ritorno (che poi quarcuno me dovrà spiegà er senso de fa solo le semifinali in gara doppia mentre tutto er resto è in partita secca) e Juve e Atalanta se so aggiudicate la finalissima. Alla Juve è bastato no scialbo 0-0 co’ l’Inter, dopo la vittoria dell’andata. L’Atalanta invece ha asfaltato er Napoli e s’è confermata ‘na squadra che, se azzecca la serata giusta, può batte chiunque. Mo però tocca aspettà fino a maggio inoltrato pe’ gustasse sta finale. In ogni caso, ce sarà da divertisse.
Insigne stende la Juve
L’attesissima sfida tra Juve e Napoli è stata ‘na partita equilibrata ma, se se po’ dì, veramente brutta. Poche occasioni, ritmi lenti e squadre bloccate: ‘na sorta de “partita a scacchi” (come dicono quelli più bravi de me) che avrebbe meritato lo 0-0. E invece, come spesso succede ner mondo der pallone, è bastato un episodio pe’ decide la partita. C’ha pensato Insigne, che ha segnato su rigore er goal numero 100 co’ la maglia der Napoli. E nun era pe gnente scontato vista la maledizione dei rigori de’ Insigne contro la Juve: su 4 sbagliati in carriera, 3 so stati co’ la Juve. La palla pesava come un macigno, ma ‘o scugnizz l’ha buttata dentro e tanto è bastato pe’ vince la partita. Er Napoli se rifà sotto, la Juve perde er terzo posto (superata dalla Roma). La lotta Champions è tutta da vive.
Super Muriel colpisce ancora
Quello che sta a fa sto ragazzo è quarcosa de incredibile. Parte quasi sempre dalla panchina, nessuno je da mai ‘na lira, ma lui se ne frega e ogni volta quando entra in campo la butta dentro. Pure sta settimana c’ha pensato lui, ar minuto 90, a sbloccà na partitaccia scorbutica come quella cor Cagliari e a regalà 3 punti ai suoi. E ha fatto pure n’artro gran goal: dribbling secco in mezzo a due avversari e botta potente sur primo palo. Fanno 13 in campionato (uno solo su rigore), numeri mostruosi pe’ uno che quasi sempre entra a partita in corso. Ma non pare proprio che abbia voglia de fermasse.