Sta settimana c’ha regalato ‘n bel po’ de spunti interessanti: er primo titolo de Pirlo da allenatore, ‘na sconfitta a tavolino pe’ la Roma (sì, un’altra), er Milan campione d’inverno e l’Inter che fallisce ‘n occasione d’oro. Arrivati ar giro de boa, possiamo dì che sto campionato anomalo è sicuramente uno dei più belli e combattuti degli ultimi anni. Era ora. Scoprimo insieme tutto quello che è successo nella settimana calcistica.
Dopo la batosta co’ l’Inter de settimana scorsa, la Juve rischiava de subì er contraccolpo psicologico (come dicono quelli bravi). Ma se sa, la Juve è sempre la Juve e contraccolpo nun sa manco che vor dì. Quanno c’è da vince un trofeo (almeno in Italia, in Europa è n’artro paio de maniche), i bianconeri difficilmente se fanno trovà impreparati. E pure stavorta è annata così: la finale de Supercoppa cor Napoli è stata abbastanza equilibrata ma alla fine se la so portata a casa loro. C’ha pensato er solito Ronaldo che, pure quanno sta in un periodaccio, nei momenti decisivi ce mette sempre la zampata. E così er buon Pirlo può festeggià er primo trofeo da allenatore. Chissà se riuscirà a portarsene a casa un’altro in questa stagione…
Dopo la sconfitta in Supercoppa co’ la Juve ce se aspettava ‘na reazione der Napoli in campionato contro er Verona. Pronti via e sta reazione pare arrivà subito: manco 10 secondi e Lozano segna er goal der vantaggio. Tutto se mette per il mejo no? Manco pe’ gnente. Er Napoli smette de giocà dopo da mezz’oretta e er Verona ne approfitta. Tre goal dei gialloblu, trascinati dar solito pazzesco Zaccagni, e la squadra de Gattuso affonda. Er Napoli continua ad esse troppo discontinuo, alterna prestazioni da capogiro a cadute inspiegabili. Se non se trova ‘n po’ de stabilità sarà difficile puntà alla Champions. Anche perchè so tante le squadre che stanno a lottà.
Pure l’Inter non ce fa capì gnente. Dopo un momento de mini crisi, era arrivata la vittoria co’ la Juve che pareva potè dà er via a ‘na rimonta inevitabile. E invece i nerazzurri sbattono contro la difesa dell’Udinese e nun riescono a fa manco un goal ai friulani. Finisce 0-0 e fallisce l’aggancio ar primo posto dei cugini rossoneri. Conte nun l’ha presa proprio benissimo, insultando chiunque e facendose caccià dar campo pe’ proteste contro l’arbitro Maresca. Che c’avesse ragione o torto, attaccasse a ‘n episodio arbitrale dopo che in 90 minuti nun sei riuscito a bucà l’Udinese, fa abbastanza ride.
Er Milan è Campione d’inverno. Certo sto titolo non conta gnente, ma de sicuro è de buon auspicio per il futuro visto che, molto spesso, la squadra che arriva pe’ prima a metà campionato poi vince pure lo Scudetto. I rossoneri però non avranno festeggiato più de tanto, visto che sto traguardo è stato raggiunto er giorno de ‘na sconfitta pesante. L’Atalanta passeggia a San Siro e travolge er Milan 3-0 grazie soprattutto a un Ilicic versione divinità. I nerazzurri stanno a rientrà prepotentemente nella lotta pe’ la Champions (e chissà magari pe’ quarcosa de più) anche se devono ancora limà quarcosa specialmente contro le “piccole”. Er Milan è ancora in vetta, ma sta partita dovrebbe faje capì che sto campionato è tutt’altro che scontato.
La protagonista assoluta della settimana è stata senza dubbio la Roma. I giallorossi affrontavano du’ vorte lo Spezia ner giro de quattro giorni. Che poteva succede? De tutto. In Coppa Italia è annata in scena una delle partite più surreali de sempre: due goal dello Spezia nei primi 15 minuti e rimonta giallorossa. Fin qua tutto (quasi) normale ma poi ai supplementari succede l’incredibile: due espulsi della Roma ner giro de un minuto e Fonseca che, pure malconsigliato dalla panchina, ha la brillante idea de fa artri du’ cambi pe’ un totale de 6 sostituzioni. Risultato? 4-2 sur campo pe’ lo Spezia ma 3-0 a tavolino. ‘Na figura veramente barbina pe’ la seconda sconfitta stagionale a tavolino. Ne so risultati ‘na serie infinita de screzi, licenziamenti de dirigenti, litigate co’ i giocatori e panchina a rischio pe’ Fonseca. E così quanno 4 giorni dopo lo Spezia s’è ripresentato all’Olimpico non poteva esse ‘na partita normale. La Roma praticamente senza attacco (co’ Dzeko tenuto fuori pe’ screzi co’ Fonseca) crea tanto ma sbaglia pure tantissimo in difesa. Ar 90esimo arriva er goal der 3-3 dello Spezia che poteva mette la parola fine sull’avventura de Fonseca. E invece in pieno recupero c’ha pensato capitan Pellegrini a buttalla dentro e a portà a casa 3 punti fondamentali. Pazza Roma amal….ah non era così?
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