Sta settimana nun se semo fatti mancà niente: tra Nazionale (anzi pe’ esse precisi Nazionali) e il ritorno della Serie A gli spunti non mancano de certo. Probabilmente è stata la giornata dell’allungo decisivo dell’Inter verso lo Scudetto, anche se er colpo de grazia potrebbe/ dovrebbe arrivà mercoledì. É stata pure la settimana dell’ennesimo passo falso de ‘na Juve sempre più irriconoscibile e della resa definitiva der Milan. Insomma de cose ne so successe parecchie: andiamo a scoprì tutto er mejo, ma pure er peggio, della settimana calcistica.
Stavolta pare fatta davvero. In effetti sta cosa la stamo a dì tutti da un po’ de tempo: l’Inter vincerà lo Scudetto. Ormai ce stanno pochi dubbi visto che la squadra de Conte c’ha 8 punti de vantaggio sur Milan e deve ancora recuperà la partita cor Sassuolo che la potrebbe portà a +11. Insomma ormai pare solo ‘na formalità, anche perchè i nerazzurri non accennano minimamente ad adagiasse sugli allori. Continuano a vince tutte le partite come se niente fosse e spesso se portano a casa er massimo risultato pure cor minimo sforzo. Pure sta settimana è annata così: è bastato er solito golletto de Lukaku pe’ sbarazzasse der pur combattivo Bologna. Lo Scudetto è in tasca, a meno de harakiri dell’ultimo momento. Ma nun sembra proprio che possa succede.
Se l’Inter è sempre più sicura dello Scudetto, er merito va pure alle inseguitrici che non riescono a regge er ritmo. E se dar Milan ce lo potevamo pure aspettà, visto che nun è ‘na squadra costruita pe’ lo Scudetto, dalla Juve proprio no. La squadra de Pirlo continua a esse in confusione totale, dentro e fuori dar campo. Sta settimana ha tenuto banco er festino a casa de McKennie che ha violato tutte le norme anti-Covid possibili e immaginabili. Pe’ non fasse mancà gnente ce so annati pure Dybala e Arthur e così er danno è stato fatto. Polverone mediatico (più che giusto), multa e mancata convocazione pe’ tutti e tre. Forse a Torino speravano de fa dimenticà sta storia vincendo er Derby, e invece nun è riuscito manco questo. É arrivato un pareggio che poteva pure esse ‘na sconfitta, co errori grossolani de giocatori che non dovrebbero farne. La Juve sembra totalmente allo sbaraglio e mo deve sta molto attenta perchè se continua così pure la qualificazione in Champions nun è pe’ gnente sicura. Altro che Scudetto…
Stavamo a dì che la Juve nun è sicura der posto Champions, ma in realtà (a parte chiaramente l’Inter) de sto posto nun è sicuro nessuno. Dar Milan alla Roma ce stanno 7 squadre in 9 punti che se giocano 3 posti peì la prossima Champions. I giallorossi co le ultime partite se so un po tirati fuori e sembrano troppo lontani, ma tutto può succede. Le squadre più in forma sembrano esse l’Atalanta, che s’è presa er terzo posto a suon de vittorie, e er Napoli, tornato a macinà punti a raffica. Er recupero de mercoledì tra Napoli e Juve (era pure ora che se giocasse sta partita) potrebbe esse ‘na partita spartiacque. Ovviamente qualsiasi risultato lascerebbe ancora tutto aperto, ma potrebbe esse ‘na bella botta psicologica pe’ una o pe’ l’altra squadra. La lotta è apertissima, e non vediamo l’ora di godercela fino all’ultimo respiro.
La Nazionale de Roberto Mancini sembra conosce un risultato solo: vittoria 2-0. Durante sta sosta su 3 partite er risultato è stato sempre lo stesso. De certo non se potemo lamentà. Pure se i giornalista della Rai c’hanno ricordato mille volte che la differenza reti è importante, non se scordamo che la cosa più importante è vince le partite. Perchè se le vinci tutte la differenza reti nun conta niente. E stamo sulla buona strada. Sta settimana nun c’ha deluso manco l’Under 21. Serviva ‘na vittoria pe’ qualificasse agli ottavi degli Europei e ‘na vittoria è arrivata. E pure bella larga. 4-0 alla Slovenia co ‘na splendida doppietta der ritrovato Cutrone. Certo pure stavorta nun se semo fatti mancà er solito cartellino rosso (5 in 3 partite, penso che sia un record). Ma mica se potemo fa parlà dietro…
Chiudemo sta rassegna co’ la storia de ‘n ragazzo che avrà un gran futuro: Giacomo Raspadori. Er protagonista della settimana nun può che esse lui. Ha iniziato segnando con l’Under 21 e poi, complice l’infortunio de Caputo, s’è ritrovato titolare in campionato contro la Roma, co’ la maglia der suo Sassuolo. Dico “suo” perchè sto ragazzetto der 2000 gioca ar Sassuolo da quando c’aveva 9 anni. S’è fatto tutta la trafila delle giovanili, dagli Esordienti fino alla Prima Squadra. E domenica, mentre la sua squadra era sotto 2-1, s’è visto arrivà sur braccio la fascia da capitano. Merito de n’allenatore che crede in lui e che sa quanto poteva esse importante. E pe’ tutta risposta lui che fa? La butta dentro. Segna er goal der definitivo 2-2 der Sassuolo contro la Roma. Co’ la fascia da capitano della Sua squadra ar braccio a soli 21 anni. Diteme se nun è ‘na favola questa.
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