Alberto Zangrillo, che ha avuto in cura al San Raffaele Silvio Berlusconi, su Twitter saluta il presidente: “Caro presidente, le chiedo scusa”.
Si dice senza parole Alberto Zangrillo, nel suo post su Twitter arrivato in ricordo di Silvio Berlusconi. L’ex presidente del Consiglio era suo amico come noto, oltre ad essere stato suo paziente al San Raffaele. Lo aveva dichiarato lo stesso primario della Terapia cardio-toracica in una recente quanto rara uscita poche settimane fa, quando il cavaliere era stato ricoverato a causa della polmonite e della leucemia mielomonocitica cronica.
Un Alberto Zangrillo commosso, quello cha ha lasciato il San Raffaele nella giornata di oggi. Per la scomparsa dell’amico Silvio Berlusconi. Suo paziente, in questo lungo iter che si è tristemente concluso con la scomparsa del cavaliere. Il primario della Terapia cardio-toracica del San Raffaele di Milano, dove era in cura Berlusconi a causa della sua leucemia.
Zangrillo per 20 anni è stato il medico personale del presidente, e fino alla fine è stato al suo fianco in questa malattia. Fino alle 9,28, quando circondato dai familiari Berlusconi si è spento davanti a Marta, la compagna, per quello che rimane nonostante la malattia un evento praticamente inaspettato stando alle notizie che arrivavano dal San Raffaele.
Il quadro era delicato, considerando l’età e la patologia, e da venerdì infatti il cavaliere era tornato dalle parti dell’ospedale milanese a causa di alcuni malesseri e di uno scompenso dei valori del sangue. Berlusconi ha avuto anche il modo di seguire la sua ultima finale di Champions League, con accanto Paolo e i figli. Dopo queste complesse ore, è arrivato il post di Zangrillo, nel quale letteralmente si scusa con Berlusconi per non aver potuto scrivere altro che: “Non trovo le parole. Io e lei ci siamo capiti“.
Poche anche le parole regalate alla stampa all’uscita di Villa San Martino ad Arcore, a conferma di un umore comprensibilmente compromesso e ancora provato. Nel pomeriggio Zangrillo è arrivato ad Arcore, dicendo ai cronisti: “Non ho niente da dire, perché non è giornata” prima di attraversare i cancelli. Anche Paolo Zangrillo era arrivato in mattinata in ospedale. Il ministro della Pubblica amministrazione era rimasto con la famiglia di Berlusconi prima che la sua salma fosse portata fuori alle 12 circa.
Anche il San Raffaele ha espresso cordoglio per la scomparsa di Berlusconi e ricordato il presidente. Kamel Ghribi e la famiglia Rotelli che dal 2012 possiedono l’istituto di ricerca sono intervenuti in una nota hanno: “Ha rappresentato per il San Raffaele un punto riferimento per tutti costante fin da prima che la nostra famiglia ne assumesse la guida, ed è oggi nostro dovere ricordare il sostegno del presidente Berlusconi.
La nota continua ricordando come Berlusconi abbia trascorso momenti difficili della sua vita in ospedale, potendo contare sulla dedizione dei medici e di tutto il personale. Proprio a partire da Zangrillo, che nella nota viene chiamato “Il suo storico medico curante”.
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