Il compositore Giovanni Allevi si rifà vivo sui social e aggiorna i fan sulle sue condizioni di salute, che sarebbero in via di miglioramento. L’artista dal 2022 compatte contro un mieloma.
Sono parole di speranza, quelle che ha pubblicato poche ore fa Giovanni Allevi sui suoi profili social, scatenando l’entusiasmo dei suoi ammiratori che ormai da quasi due anni seguono con il fiato sospeso le sue condizioni di salute. Nel 2022 il compositore ha infatti scioccato tutti annunciando di aver scoperto di avere un mieloma. Ora, però, sembra che le sue condizioni stiano migliorando, e il percorso pare essere ora in discesa per l’artista di Ascoli Piceno, autore tra le altre cose anche dell’inno della Serie A di calcio.
Era da due mesi circa che Giovanni Allevi non pubblicava nulla sui suoi social, ma oggi l’artista ha rotto il silenzio, aggiornando i fan sulle sue condizioni di salute, quest’ultima provata da una lotta che dura da due anni contro un mieloma.
“Adesso sono come un reduce, tormentato dalle ferite e dagli incubi, ma un passo alla volta, eroicamente, sto uscendo dall’inferno. La mia condizione mi conferma che esiste un mondo, fatto di umanità, gentilezza, autenticità e coraggio.” ha scritto Allevi sia su Twitter X che su Instagram, allegando una foto in cui lo si vede con una bandana sui capelli, la mascherina e dei jeans aderenti, mentre fa una seduta di riabilitazione.
Il post ha presto ottenuto un sacco di interazioni, con messaggi di auguri e sostegno da parte di numerosi personaggi famosi, come Lazza, Virginia Raffaele, Antonella Clerici, i Jalisse e tanti altri.
La malattia di cui soffre Giovanni Allevi è il mieloma multiplo, un tumore che colpisce le plasmacellule del midollo osseo, causando forti dolori alle ossa e rendendole fragili, al punto da indurle a rompersi. Inoltre può causare alte concentrazioni di calcio nel sangue, il che porta a debolezza e confusione in chi ne soffre.
Stando ai dati ufficiali, tale tumore rappresenta l’1,6% di tutti quelli che colpiscono la popolazione maschile e l’1,5% di quella femminile. Di solito tende a colpire gli individui dai 65 anni in su, ed è molto raro che si manifesti prima dei 40 anni.
La sua progressione da asintomatico a sintomatico, ovvero quando si manifestano i primi sintomi, varia dai 12 ai 32 mesi, e per ora non c’è una cura definitiva per la malattia. La prospettiva di vita è attorno ai 2 anni, ma con i nuovi ritrovati della medicina, si allunga fino a 7.
Nel caso di pazienti più giovani, come Allevi, è possibile anche una sopravvivenza maggiore, tenendo monitorata la situazione e combattendo la malattia con trattamenti specifici, anche se si tratta di un disturbo di tipo cronico, per il momento, che la medicina non è in grado di guarire.
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