Prove di normalità per la scuola e l’inizio del nuovo anno. Il ministro dell’Istruzione Bianchi rassicura: “Niente Dad. Due anni difficili”.
Bianchi ringrazia la scuola, e si dice ottimista per l’inizio del nuovo anno. Da lunedì 7 milioni di stupendi tornano tra i bachi, dopo anni difficili: “Impegno in questi due anni è la base per il ritorno alla normalità”.
Sono stati senza dubbio due anni molto complicati per la scuola. A gravare sulla ripartenza dell’istruzione, non solo il covid, ma anche assunzioni, posti di lavoro, e crisi economica ed energetica. Se sul finire del 2020 e per tutto l’anno 2021/2022 però, la scuola ha a dir poco arrancato – tra provvedimenti, nuove restrizioni, obbligo vaccinale e didattica a distanza – il prossimo anno ormai alle porte potrebbe veramente segnare un punto di svolta.
Ne è convinto il ministro dell’Istruzione, che ha rassicurato su tutti i temi che hanno avuto a cuore sindacati, studenti e docenti, cosi come personale e politica. Mascherine, Dad, distanziamenti, orari scaglionati. Tutto questo sembra al momento superato, anche se Speranza nelle scorse settimane aveva avvertito che li da farsi nei prossimi mesi verrà deciso in base ai dati e all’andamento della pandemia.
Tornare indietro, dopo i via libera lo abbiamo visto, non è mai facile – o fattibile. Sta di fatto che il prossimo lunedì torneranno tra i banchi 7 milioni di studenti, mentre Patrizio Bianchi parla di ottimismo e di ritorno alla normalità.
Secondo quanto riferito dal ministero, pare che ad agosto vi siano state le immissioni di ruolo di 50.415 docenti, 9.021 assunzioni di personale amministrativo tecnico, e più di 300 dirigenti scolastici. La ministero per l’Istruzione Bianchi afferma che la scuola italiana è pronta a ripartire, dopo due anni molto duri.
L’impegno dimostrato, ricorda ancora il ministro, deve servire come base per ripartire: “Tornare a guardarci senza mascherine, sederci vicini“. Un ritorno alle vecchie abitudini necessario, secondo Bianchi, per poter dare una svolta decisiva.
Sempre il ministro è poi intervenuto nella sua recente uscita al Forum Ambrosetti, levando ogni dubbio sul possibile ritorno della Dad. La didattica a distanza per un giorno per far fronte al caro energia non è tra i piani del ministero, che tramite Bianchi informa che qualora ci dovessero essere provvedimenti in tal senso, la scuola dovrebbe essere l’ultima a essere chiamata in causa.
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