Anna è tornata alla vita, dopo un coma durato più di 90 giorni. La ragazza, mentre fuggiva dalla guerra, è incorsa in un incidente gravissimo. E i Måneskin l’hanno salvata.
I Måneskin, la band oggi più famosa del mondo, sono riusciti in una impresa che va al di là delle enormi capacità musicali di questi 4 ragazzi che, in soli 2 anni, hanno conquistato le platee internazionali. Questa volta, anche se c’entra la musica, il loro apporto è stato indiretto, ma sostanziale.
E’ successo che una ragazza, dal nome Anna, era una studentessa felice e senza problemi, che abitava in Ucraina. Il 24 febbraio, insieme ad altri 33 milioni di ucraini, ha visto il suo mondo capovolgersi. Non doveva essere più preoccupata dei voti a scuola, ma delle bombe che le cadevano in testa.
Quindi, appena la Russia ha invaso l’Ucraina, il papà di Anna ha deciso di scappare dalle bombe e di portare la sua famiglia in salvo all’estero. Fatte le valigie di corsa, prese le cose più importanti, sono partiti per un viaggio lungo e faticoso.
Talmente faticoso che, durante il tragitto, durato tantissime ore, il padre, per allontanarsi più velocemente possibile dalle bombe, ha guidato sempre, senza mai fermarsi. E, purtroppo, gli è capitato un colpo di sonno, proprio mentre era alla guida. La macchina è andata a sbattere violentemente. Il papà di Anna è morto sul colpo, e l’adolescente purtroppo, nell’impatto, ha subito un durissimo colpo, riportando danni celebrali e vertebrali.
Grazie ad una rete di volontari, la ragazza, dopo essere stata trasportata d’urgenza all’Ospedale di Leopoli, per ricevere le prime cure, è stata portata a Torino, nel reparto di terapia intensiva del Cto del capoluogo piemontese. E qui, nonostante le gravi condizioni in cui è arrivata, ieri intorno alle sei della sera, si è svegliata.
A svegliarla dal coma, sono stata appunto, come dicevamo, le canzoni dei Måneskin. Appena saputo che Anna era una grande fan del gruppo musicale italiano, i dottori del reparto di neuro riabilitazione, guidati dal dottor Beatrici, hanno subito fatto ascoltare la musica del gruppo rock.
Racconta il dottor Beatrici: “La ragazza era in coma neurovegetativo, le è stata ridotta progressivamente la sedazione, ma continuava a non rispondere e a non svegliarsi. Ascoltando le note di Damiano e compagni, ha eseguito un movimento in risposta a un comando verbale. Per lei è come essersi svegliata su Marte. Non parla italiano, così è intervenuto un volontario ucraino al primo anno di fisioterapia. Ora per Anna inizierà un percorso di riabilitazione seguita non solo dai medici, ma anche dai mediatori culturali e dagli psicologi”.
Accanto ad Anna ci sono sua sorella, sua mamma, e il suo adorato nipote di soli sei anni. Questa famiglia è ospitata nella ‘Casa Giglio’, che durante le attività normali ospita le famiglie dei ricoverati, e ora ha aperto le sue porte anche ai profughi che arrivano dall’Ucraina.
Questa bellissima notizia ha subito fatto il giro del web, e sicuramente è arrivata alle orecchie dei Måneskin. E ora, la sorpresa più grande che le potrebbero fare, ad Anna, è quella di andare direttamente a trovarla. Questa si che sarebbe per lei l’emozione più bella!
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