Alessio Giovannini è morto a 40 anni, ucciso da un male in poche settimane. La notizia ha sconvolto il mondo del giornalismo e dello sport. Alessio Giovannini, infatti, era giornalista addetto stampa della Fidal nazionale. Solo da pochi giorni Alessio aveva scoperto di essere malato di linfoma. Chi lo conosceva racconta che il giornalista aveva raccolto tutto il suo coraggio e la determinazione possibile per affrontare la malattia, che purtroppo lo ha portato via in brevissimo tempo.
Originario delle Marche, Alessio Giovannini era nato a Pieve Torina, dove vivono la mamma Ada ed i fratelli Amore e Patrizio. Da Pieve Torina, dopo gli studi al liceo classico di Camerino, Giovannini si era laureato in Scienze della comunicazione all’università di Macerata. Avrebbe compiuto 41 anni il prossimo 15 luglio. Alessio lascia anche la compagna Simona, che viveva con lui a Roma.
La camera ardente è allestita al palaindoor di Ancona, l’ultimo saluto è per venerdì alle 11,30 a Pieve Torina, sul sagrato di piazza Santa Maria Assunta.
Per chi volesse ricordarlo, la famiglia suggerisce una donazione all’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, così come richiesto da Alessio in occasione del suo ultimo compleanno.
‘Un giornalista competente e appassionato’
Aveva l’atletica leggera nel cuore, svolgeva in modo appassionato e competente il suo ruolo di addetto stampa della Fidal nazionale, e tutti lo ricordano per la straordinaria sensibilità e le tante iniziative portate avanti.
Aveva iniziato nel giornalismo come corrispondente locale dell’agenzia Ansa e in diverse emittenti televisive locali. Approdato al giornalismo sportivo, era entrato nel 2003 come addetto stampa della Fidal Marche, poi dal 2009, si era trasferito a Roma, lavorando per la Fidal nazionale, seguendo eventi sportivi internazionali. Chi lo ha conosciuto lo ricorda per la grande umanità, il carattere cordiale e positivo, la passione per il suo lavoro.
Anche per le Marche si era molto impegnato. Per il suo paese si era prodigato durante il terremoto, sia organizzando eventi benefici con i campioni dello sport per i bambini, sia curando in modo gratuito la comunicazione a servizio della comunità messa in ginocchio dal sisma.
Il presidente federale Alfio Giomi ha commentato così la morte di Giovannini: “Ieri Michele Spinelli, oggi Alessio Giovannini. Due splendide persone a cui tutti noi volevamo bene. Per la serietà, il rispetto del lavoro, le doti umane. Oggi Alessio ci ha lasciato, alle soglie dei 40 anni, lasciandoci increduli, indisponibili ad accettarlo. Siamo, saremo vicini alla famiglia, tutti noi che ci sentiamo parte di una famiglia allargata come è quella dell’atletica”.
“Ho perso un amico – è il ricordo del sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci – la comunità perde un cittadino che durante il terremoto ha saputo fare solidarietà vera, in silenzio, per far rinascere la comunità”.
Il suo ultimo post su Facebook è datato 7 gennaio. Alessio aveva digitato un semplice “Dai”.
https://www.facebook.com/ale55i0gi0vannini/posts/10156838175972317