Sono passati 81 anni dalla prima, celebre fotografia del presunto mostro di Loch Ness e Google rende omaggio all’anniversario con un divertente e simpatico logo personalizzato, un Doodle che è anche animato peraltro. Avete presente l’iconica immagine di quello che sembra proprio un dinosauro che emerge dalle acque del lago scozzese, con il lungo collo e il corpo sinuoso da rettile anfibio? Ebbene, il gigante del web dà una spassosa interpretazione: era in realtà un sommergibile pilotato nientemeno che da alieni. Ma non è finita qui.
Infatti basta cliccare sul link in basso per entrare in Google Street View – ossia il servizio di mappatura a livello “umano” – trasportandoci nel bel mezzo del lago, a due passi, ops, bracciate dal castello di Urquhart. Già, in acqua: sarà infatti possibile muoversi per tutta l’area del celebre specchio lungo e stretto che in un secolo è stato scandagliato in lungo e in largo e anche nelle sue profondità per cercare il mitologico animale. Che, manco a dirlo, sembra voler apparire soltanto in foto. Essendo foto a 360 gradi, è possibile muovere il mouse in tutte le direzioni dunque anche per vedere cosa c’è sotto.
E cosa c’è? Poca roba, perché l’acqua è abbastanza poco limpida, con il suo classico colore marroncino per niente invitante a un tuffo. Si può così spostarsi sulla mappa ed è davvero molto simpatico il segnalino della posizione: invece che il classico omino arancione stilizzato è una miniatura del mostro di Loch Ness, un dinosauro verde. Ci sono diversi percorsi anche sulla terra ferma sempre con Street View così come foto da navigare in quanto sferiche (ottenute tramite un’app di Android) e altre immagini classiche, fisse. Davvero una pregevole iniziativa.
Per quanto riguarda il mostro, è da qualche tempo che non si fa più vedere (gli ultimi avvistamenti sono avvenuti a novembre scorso e… sulle mappe di Apple e , la foto del Doodle si riferisce allo scatto pubblicato appunto il 21 aprile 1934 sul tabloid britannico Daily Mail, soprannominata la foto del chirurgo, anche se in realtà l’autore era il ginecologo Robert Kenneth Wilson. La Surgeon Photograph era accompagnata da una compagna, altrettanto sgranata, che però fu smascherata negli anni ’80: era appunto un mini sommergibile giocattolo con attaccata una testa di serpente finta. Il sottomarino della bufala era stato realizzato da Christian Spurling, genero di Marmaduke Wetherell che aveva anche lui mostrato tracce del mostro, ma era stato sbugiardato.