Continuano senza sosta le ricerche di Kata, la bimba di 5 anni scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno. Secondo gli inquirenti il rapimento potrebbe essere legato a un tentato omicidio avvenuto qualche settimana prima. Il movente sarebbe la vendetta.
Si tratterebbe di una faida tra due famiglie sudamericane per accaparrarsi la gestione dell’ hotel Astor. Questa avrebbe portato al tentato omicidio di Medina Pelaez da un lato e al rapimento di Kata dall’altro.
La procura ha posto sotto sequestro l’intero stabile.
Il possibile movente del rapimento di Kata
Mia Kataleya Chicllo Alvarez è stata rapita lo scorso 10 giugno mentre giocava all’interno dell’hotel Astor a Firenze, stabile occupato in cui viveva con la sua famiglia. Dopo una serie di indagini, in cui sono saltati fuori diversi elementi inquietanti, gli inquirenti ritengono di aver probabilmente capito il movente della scomparsa di Kata.
A quanto pare si tratterebbe di una vendetta per un tentato omicidio avvenuto qualche settimana prima sempre all’interno dello stabile.
La vittima in questo caso sarebbe l’ecuadoregno Medina Pelaez, il quale sarebbe stato spinto giù da una finestra. Pare che ad essere accusato del gesto, sia stato proprio il fratello di Kata.
Nonostante il volo di 8 metri, Pelaez si sarebbe miracolosamente salvato. Gli inquirenti ritengono che il fulcro di questi avvenimenti sarebbe una faida tra famiglie per accaparrarsi la gestione dell’hotel occupato.
A quanto pare, dunque, gli inquirenti hanno inserito l’indagine per la scomparsa di Kata e quella per il tentato omicidio di Pelaez all’interno della stessa inchiesta.
Per questo il Gip di Firenze ha firmato un’ordinanza con l’intento di sgomberare l’hotel.
“Le persone che attualmente dimorano abusivamente nell’hotel Astor vivono in condizioni di assoluto degrado economico, e alcuni fanno spesso uso di sostanze alcoliche, che portano a e episodi criminosi”.
Ha affermato il Gip che ha firmato l’ordinanza.
Il sequestro dell’hotel Astor
La polizia ha dunque deciso di sgomberare l’intero stabile, da un lato per impedire il perseguimento di questi eventi criminosi, dall’altro per proseguire con le indagini volte al ritrovamento della bambina.
Infatti, gli inquirenti ritengono che la piccola possa trovarsi ancora all’interno dell’hotel. Nel giro di 9 ore sono state sgomberato circa 132 persone, tra cui 42 minori.
Molti dunque i bambini come Kata, i quali vivevano in una struttura fatiscente e pericolosa. Molte anche le donne. Per questo, i servizi sociali del comune di Firenze hanno cercato di far rientrare il maggior numero possibile di persone all’interno di strutture di accoglienza a disposizione.
Anche la madre di Kata è tornata sul posto, insieme all’altro figlio. I due hanno preso le loro cose per poi lasciare la struttura definitivamente.