Compito di un giornale, e dei giornalisti che lo redigono, è quello di informare i cittadini affinché compiano scelte più consapevoli e, indubbiamente, fra queste scelte c’è anche quella di votare. Ma, essendo i politici anche cittadini, un giornale deve necessariamente rivolgersi anche alla classe dirigente per indicargli la strada giusta da seguire. Ed è così che un lavoro giornalistico, se ben fatto, può arrivare perfino a dettare l’agenda alla politica, o almeno a una parte di essa. È con questo spirito che abbiamo recepito la notizia che una parte del programma che il Movimento 5 Stelle ha proposto in occasione delle elezioni del 4 marzo è stata copiata da un nostro articolo.
Il quotidiano online Il post ha, infatti, pubblicato un approfondimento in cui svela che alcune parti del programma politico del partito guidato da Luigi Di Maio siano state copiate e incollate da altre fonti, soprattutto relazioni di associazioni o istituzioni e perfino l’articolo di qualche testata giornalistica: accanto ai soli “La repubblica”, “Huffington Post” e “National Geographic” compare proprio “Nanopress.it”.
[didascalia fornitore=”altro”]Il programma del M5S[/didascalia]
L’ispirazione, se così vogliamo chiamarla, fornita da Nanopress.it ai pentastellati riguarda, peraltro, un tema importante per l’Italia e molto caro alla nostra testata, che già più volte lo ha affrontato con importanti interviste e prestigiosi interventi: la corruzione. Inoltre a fornire lo “spunto” è stato, in particolare, un articolo dell’avvocato Cristiano Cominotto, frutto di un capillare lavoro svolto dalla nostra redazione di reclutamento di professionisti dei più svariati ambiti che, con rubriche su Nanopress.it, possano offrire ai nostri lettori un’informazione ancora più qualificata.
[didascalia fornitore=”altro”]L’articolo di Nanopress.it[/didascalia]
Per quanto possa essere vero che copiare e incollare un contenuto da una fonte, senza avvertirla e nemmeno citarla, possa essere una pratica scorretta, noi di Nanopress.it siamo contenti di aver fornito a un partito politico (qualunque esso sia) un’occasione di riflessione su un importante strumento di lotta alla corruzione che, nonostante gli importanti passi avanti già realizzati, necessita di essere ulteriormente incentivato. E quindi saremo ancora più contenti se il whistleblowing sarà effettivamente una priorità della prossima legislatura, a prescindere da chi vincerà.
Che cos’è il whistleblowing e perché è un importante strumento di lotta alla corruzione? Bè questo vi suggeriamo di leggerlo sulla fonte ufficiale, ovvero l’articolo pubblicato dall’avvocato Cristiano Cominotto su Nanopress.it il 22 Febbraio 2017.
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