Dopo la caduta del Governo Draghi, il Movimento 5 Stelle capitanato da Giuseppe Conte era stato dato per spacciato, ma le elezioni governative gli hanno regalato una nuova vita. La vittoria del Movimento al Sud Italia.
Le elezioni 2022, oltre alla vittoria di Fratelli d’Italia, hanno decretato un’altra vittoria inaspettata: il Movimento 5 Stelle è risultato il terzo partito d’Italia, dopo una serie di sconfitte e una frammentazione che faceva pensare al peggio.
Il leader Giuseppe Conte, infatti, porta il suo partito a risultati soddisfacenti, dopo il crollo delle Europee, riprende vigore soprattutto nelle regioni del Sud Italia.
Giuseppe Conte e il suo piccolo trionfo: supera il 15% lasciando indietro la Lega
Uno dei risultati che oggi sono sotto la lente d’ingrandimento degli analisti politici sono, di certo, quelli ottenuti dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.
Dopo un periodo di crollo, che si pensava potesse portare il partito sull’orlo del baratro, con le elezioni di ieri 25 settembre 2022, il Movimento risulta il terzo partito italiano, con il 15% dei voti ottenuti.
Una percentuale che ricorda molto quella ottenuta nel 2018, che oggi soddisfa il leader del Movimento, pronto ad andare in Parlamento per lottare e ottenere gli obiettivi prefissati nel programma.
Durante la conferenza stampa, Conte sottolinea come soprattutto al Sud il Movimento 5 Stelle continua a radicarsi, diventando il primo partito in tantissime ragioni.
Il leader del M5S afferma che il partito sarà “un’opposizione intransigente” in Parlamento ed è convinto di avere la maggior parte del Paese dalla propria parte.
Gli obiettivi inseriti nel programma del Movimento sono tanti, molti opposti a quelli del partito vincitore Fratelli d’Italia, ma Conte non si scoraggia.
Il programma del Movimento 5 Stelle
Non c’è solo il reddito di cittadinanza al centro del programma del Movimento 5 Stelle, ma tanti altri punti.
Il partito di Giuseppe Conte, infatti, vuole il salario minimo a 9 euro lordi l’ora, la riduzione delle tipologie contrattuali e il ripristino del meccanismo delle causali previsto dal decreto Dignità.
Inoltre, propone un taglio totale dell’Irap per le aziende e l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti, un’abolizione che possa portare più lavoro e retribuzioni ai giovani italiani che entrano nel mondo del lavoro.
Giuseppe Conte in conferenza stampa è sicuro di sé e dichiara di voler combattere anche la legge elettorale attuale, che secondo lui non rispecchia la reale volontà del Paese: “Difenderemo le nostre battaglie e le riforme attuate: non permetteremo a nessuno di metterle in discussione. Su questo abbiamo gran parte del Paese dalla nostra parte”.
Molti parlano di una vera e propria rivincita per il Movimento, che dopo la scissione con Di Maio e i risultati deludenti dell’ultimo periodo, ora vede di nuovo una luce in fondo al tunnel.